1 Agosto 2019
05:48
Via ai concerti sugli organi storici: “Ma servono fondi, 2020 a rischio”
PROVINCIA – Con un evento insolito prende il via venerdì 2 agosto alle 21 alla chiesa di S.Antonio a Borghetto di Borbera la 40^ stagione di concerti sugli organi storici della provincia di Alessandria, organizzata come sempre dagli Amici dell’Organo. Si tratta della conferenza dal titolo “Duoi organi per Monteverdi, quando la Fisica incontra la Musica”.
La conferenza è tenuta da Walter Chinaglia – fisico di formazione, costruttore di organi a canne, noto a livello europeo per le sue ricostruzione di organi in stile antico – che illustrerà il metodo e le Fonti storiche che gli hanno consentito di ricostruire due organi rinascimentali con canne di legno; ci saranno cenni alla fisica della canna d’organo e al contesto storico-scientifico tra ‘500 e ‘600, mostrando come gli organari di quel periodo intuirono fenomeni e principi di funzionamento che sarebbero stati spiegati molto più tardi.
I brani musicali cinque-seicenteschi saranno eseguiti dalla Professoressa Letizia Romiti che suonerà uno dei “Duoi organi per Monteverdi”. Sarà proiettato in anteprima il documentario “Duoi organi per Monteverdi”, girato dalla regista Sol Capasso.
Al primo concerto, domenica 4 agosto nella chiesa Parrocchiale di Pratolungo di Gavi, dove verrà inaugurato il restauro dell’ organo Mentasti (con materiale del XVIII secolo) lì conservato, seguiranno fra agosto e novembre altri diciassette concerti, che vedranno la partecipazione di artisti provenienti sia dall’Europa che da Paesi d’Oltreoceano.
“Un cammino che non senza sforzo in quarant’anni ci ha portati sempre a migliorare” – dicono gli organizzatori – “grazie al sostegno della Provincia di Alessandria nostro sponsor della prima ora, cui hanno fatto seguito gli Enti privati ormai nostri tradizionali sostenitori, in particolare la Compagnia di San Paolo e le fondazioni CRT, CRAL, SOCIAL e Piemonte dal Vivo, che ringraziamo ed invitiamo a collaborare anche per il futuro”.
“Siamo in difficoltà dal punto di vista dei fondi” ha anche sottolineato Letizia Romiti “se non ci saranno novità la prossima stagione sarà a rischio”.
Ai concerti per solo organo vengono alternati spettacoli che prevedono l’utilizzo di strumenti di rarissimo ascolto, quali il clarinetto piccolo ed il flauto Pan e la rarissima dulciana.
Il lavoro quarantennale degli Amici dell’Organo, che idearono nel 1978 la Stagione proprio allo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica sulla conservazione e sull’impiego in sede concertistica e liturgica degli antichi strumenti, è stato premiato da importanti riconoscimenti quali la medaglia del Presidente della Repubblica conferita nel 2013, il prestigioso “Effe Label”, bollino che la Comunità Europea conferisce ai Festival di qualità, conseguito per due bienni consecutivi nel 2015 e nel 2017, il patrocinio dell’Unesco, l’inserimento nelle manifestazioni dell’Anno Europeo del Patrimonio; ma soprattutto dall’acquisizione di un caleidoscopio di strumenti che rappresenta quasi tutte le principali scuole organarie storiche e che permette ormai di affrontare tutto il repertorio organistico. Un esempio fra i tanti, una storia che ha avuto un particolare “lieto fine”: il raro e prezioso organo “Giuliani” della Parrocchiale di Grondona, del quale pure si celebra in questa edizione del Festival il ventennale del restauro.