Autore Redazione
martedì
2 Dicembre 2014
00:00
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Cronaca - Alessandria

Il quartiere Cristo è teleriscaldato con l’impianto di “Alessandria Calore” e il gas metano di Alegas

Il quartiere Cristo è teleriscaldato con l’impianto di “Alessandria Calore” e il gas metano di Alegas

Sono stati accesi a ottobre i primi impianti di Alessandria alimentati da teleriscaldamento. Trentadue condomini al quartiere Cristo, nell’area compresa tra via Gandolfi, via Bensi e la scuola Morbelli hanno deciso di allacciarsi ai primi tre chilometri di rete della centrale di cogenerazione, realizzata in via Gandolfi dalla società “Alessandria Calore”. Un investimento complessivo di 10 milioni di euro, di cui poco più di 5 già spesi dalla società privata formata da “Egea produzioni e riscaldamento” e “Cie – Compagnia italiana energia” del Grupp o Gavio per realizzare il primo dei tre lotti dei lavori. Nei prossimi due anni la società punta a terminare l’intera rete di 10 chilometri  e arrivare a servire 100 condomini, circa 4000 famiglie. Nel frattempo “Alessandria Calore”, tramite i due amministratori delegati Pier Paolo Carini e Paolo Golzio,  lunedì ha siglato il contratto di fornitura di gas metano per i primi  32 condomini con l’amministratore delegato di “Alegas”, Mauro Bressan. Sarà proprio il braccio commerciale della partecipata Amag a fornire “la materia prima” per riscaldare le case al quartiere Cristo, aprendo così al Gruppo una nuova frontiera di sviluppo, oltre a quella della filiera dei rifiuti. Il progetto di teleriscaldamento, ha commentato il sindaco di Alessandria, Rita Rossa, rappresenta  quindi “una opportunità per la città sotto vari punti di vista. Oltre a tutelare l’ambiente  il teleriscaldamento tutela anche il portafoglio, garantendo un risparmio fino al 30 per cento  per i cittadini”. Il sistema di teleriscaldamento a gas metano consente infatti di spegnere e sostituire le tradizionali caldaie condominiali, riducendo l’inquinamento e anche i costi di gestione dell’impianto.  La società privata, inoltre, avrà tutto l’interesse a fornire calore a un costo più basso rispetto al prezzo fino ad oggi sostenuto dal condominio per attirare altri utenti e ampliare il servizio. L’offerta, ad oggi, ha del resto già convinto 32 su 35 condomini della prima area interessata dai lavori. Tra questi anche 18 palazzi dell’Agenzia Territoriale per la Casa (Atc). Circa 500 famiglie, ha spiegato il direttore, Riccardo San Sebastiano,  da oggi in avanti potranno contare su un alleggerimento delle bollette. Per far fronte al fabbisogno delle utenze attualmente allacciate oggi solo due delle quattro caldaie previste dal progetto sono avviate per una potenza di 7 MW. Quando tutta la rete sarà ultimata, ha sottolineato l’amministratore delegato di “Alessandria Calore” Pier Paolo Carini la centrale di cogenerazione avrà a regime una potenza termica superiore ai 20 MW. “Questo Paese viene spesso tacciato di “annuncite”. In questo caso, però, stiamo presentando un progetto che c’è già. Il primo lotto di lavori, iniziato il 22 luglio è terminato a ottobre e il 7 dello stesso mese abbiamo acceso l’ impianto”.

 

 

 

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