Autore Redazione
lunedì
27 Aprile 2020
08:22
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Cronaca - Alessandria

Coronavirus: ecco il calendario di quello che si potrà fare e chi aprirà nella fase 2

Coronavirus: ecco il calendario di quello che si potrà fare e chi aprirà nella fase 2

ROMA – Il premier Giuseppe Conte, come annunciato la scorsa settimana, ha firmato il nuovo Dpcm che dal 4 maggio darà sostanzialmente il via alla riduzione del lockdown come lo abbiamo sin qui conosciuto. Non sarà comunque un liberi tutti ma, come specificato dallo stesso premier, un graduale allentamento delle restrizioni. Di seguito il calendario delle aperture e cosa si potrà fare di volta in volta.

CHE COSA SI PUÒ FARE DA OGGI, LUNEDÌ 27 APRILE 2020

Le prime aperture sono comunque arrivate ben prima del 4 maggio. Dal 27 aprile infatti le aziende strategiche, industriali e produttive, che esportano all’estero e rischiano di perdere altre quote di mercato, possono riaprire presentando un’autocertificazione e passando al vaglio dei prefetti. Riparte anche l’edilizia carceraria, scolastica e per il contrasto del dissesto idrogeologico.

CHE COSA SI PUÒ FARE DAL 4 MAGGIO 2020

Gli Spostamenti
Saranno consentiti “solo gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità o per motivi di salute” ma si “considerano necessari gli spostamenti per incontrare congiunti purché venga rispettato il divieto di assembramento e il distanziamento e vengano utilizzate le mascherine“. Per andare in un’altra Regione bisognerà invece avere “comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza ovvero per motivi di salute“.

Visite ai parenti
Nel nuovo Dpcm si prevede la visita ai parenti per ricongiungere le “famiglie che sono state separate dal lockdown: genitori e figli, nonni e nipoti“. Il divieto di assembramento rimane e gli incontri devono avvenire sempre “nel rispetto delle distanze e con le mascherine”, soprattutto per proteggere i più fragili.

Autocertificazione
Resta l’autocertificazione, il modulo cartaceo con nome e cognome oltre che l’indirizzo e il luogo di destinazione per gli spostamenti. La scelta è stata dettata per non far passare il messaggio di un liberi tutti. Alle tre motivazioni che consentono gli spostamenti (lavoro, salute, stato di necessità) se ne aggiunge una quarta: incontro con i congiunti.

Dispositivi di protezione
Nei luoghi chiusi l’utilizzo della mascherina diventa obbligatoria. Non si potrà accedere ai negozi, negli uffici, nelle fabbriche, sui mezzi di trasporto pubblici senza coprirsi naso e bocca. Da qui l’intenzione di eliminare l’iva da questo prodotto e stabilire un tetto massimo per le mascherine chirurgiche di 50 centesimi l’una.

Parchi e sport all’aperto
Torna la possibilità di allenarsi e passeggiare anche lontano dalla propria abitazione. Rimane l’obbligo di distanziamento sociale. Parchi, ville e giardini pubblici riapriranno ma gli ingressi nelle aree riservate ai bambini saranno contingentati. Toccherà, a seconda delle esigenze e della diffusione del virus, ai sindaci attuare restrizioni. Saranno sempre le forze dell’ordine a controllare il rispetto delle norme. Per gli sport individuali come la corsa, la distanza di sicurezza sarà di minimo due metri anche per gli atleti professionisti, che però dovranno allenarsi da soli.

Mare e montagna
Si potrà andare al mare per nuotare e fare passeggiate in montagna: attività motorie da soli o al massimo in due, ma non ci si potrà trasferire nelle seconde case.

Messe e funerali
Nessuna Santa messa. In questo senso le chiese restano chiuse. Sul fronte delle cerimonie religiose si potranno soltanto celebrare i funerali, purché alla funzione non prendano parte più di 15 persone con mascherine e rimanendo a distanza. Le persone ammesse alla funzioni saranno unicamente i familiari più stretti del defunto.

Cibo da asporto
Bar e ristoranti rimangono chiusi ma sarà possibile acquistare cibo da asporto che sarà consumabile solo a casa o in ufficio.

Aziende
Ripartono le industrie manifatturiere, le costruzioni e il commercio all’ingrosso.

Ristrutturazioni private
Anche i cantieri privati potranno riprendere a lavorare mantenendo le regole della sicurezza.

CHE COSA SI PUÒ FARE DAL 18 MAGGIO 2020

Negozi
In quella data possono riaprire i negozi di abbigliamento, di calzature e tutti gli altri esercizi commerciali di vendita al dettaglio rispettando le regole sugli ingressi contingentati, il distanziamento di un metro e l’uso delle mascherine.

Mostre e musei
Riaprono invece i musei e si potranno visitare le mostre a ingressi contingentati, rispettando le distanze e indossando le mascherine. Al contrario continuano a restare chiusi cinema, teatri, sale da concerto, discoteche.

Allenamenti di squadra
Gli atleti che praticano sport di squadra a livello agonistico potranno tornare ad allenarsi mantenendo le distanze.

CHE COSA SI PUÒ FARE DALL’1 GIUGNO 2020

Bar e ristoranti
Se tutto dovesse andare come auspicato da questa data potranno riaprire bar, ristoranti, pasticcerie, gelaterie. Questi però perderanno circa la metà dei posti a sedere a causa delle regole di distanziamento: due metri tra un tavolo e l’altro con i camerieri che indosseranno guanti e mascherine.

Estetiste e parrucchieri
Si potrà andare in centri estetici e saloni solo su appuntamento con l’obbligo di rispetto del rapporto di un lavoratore per un cliente. Visto che non sarà possibile rispettare le distanze entrambi dovranno indossare la mascherina e i guanti.

CHE COSA SI PUÒ FARE IL 17 GIUGNO 2020

Esame di maturità
I ragazzi potranno rientrare a scuola e sostenere l’esame di maturità con tutte le regole del distanziamento previste dalla normativa. Non ancora chiaro se dovranno indossare o meno la mascherina.

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