Anche il Piemonte tra le Regioni che chiedono al Governo di riaprire progressivamente le attività

ROMA – Le Regioni sono pronte a riaprire progressivamente tutte le attività nei prossimi due mesi. E lo diranno a chiare lettere al Governo dopo il tavolo della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome in cui si delineeranno le future linee guida per una ripartenza delle attività economiche, produttive e ricettive. Tra chi spinge per le riaperture anche il Piemonte, che sembra aver superato il momento maggiormente critico della terza ondata. Intanto per venerdì è attesa una nuova riunione della cabina di regia del Governo alla quale parteciperà anche il premier Mario Draghi. Nel corso della riunione si terrà il punto sulla situazione epidemiologica in Italia.

Il vero crocevia sarà quindi il 16 aprile. In questa data il Governo, ascoltate anche le richieste delle Regioni, farà il primo punto su come e in che modo riaprire. Difficile comunque che si possano verificare allentamenti significativi delle misure restrittive prima del 30 aprile. Sino a quella data, infatti, il Decreto legge firmato da Draghi poco prima di Pasqua impone la sospensione della zona gialla, consentendo per l’Italia esclusivamente due fasce di colore: il rosso e l’arancione. In entrambe le circostanze palestre, piscine, ristoranti, bar, cinema e teatri restano chiusi.

“L’orientamento del Governo è chiarissimo: riaprire con sicurezza, quando ci saranno le condizioni ma dare già delle date e delle certezze perché il sistema economico ha bisogno di certezze e di organizzazione. E anche i cittadini hanno bisogno di capire che orizzonte hanno davanti“, ha spiegato il ministro del turismo Massimo Garavaglia intervistato da Serena Bortone nella trasmissione Oggi è un altro giorno su RaiUno. Il ministro ha poi sottolineato che la riapertura in sicurezza sarà necessaria per non chiudere mai più. Nelle prossime ore, quindi, si delineeranno in maniera più precisa le intenzioni del Governo ed eventuali future prime date di riapertura.