Autore Redazione
lunedì
7 Giugno 2021
12:07
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Cronaca - Alessandria

Rifiuti e una vegetazione ‘aggressiva’: anche il Corriere racconta lo scempio della Cittadella

Rifiuti e una vegetazione ‘aggressiva’: anche il Corriere racconta lo scempio della Cittadella

ALESSANDRIA – Degrado, degrado e ancora degrado. Tra discariche abusive, una vegetazione infestante e un’incuria generalizzata la Cittadella di Alessandria versa in condizioni sempre più critiche. Uno scempio che ha colpito duramente uno dei beni storici e architettonici della nostra città, inserito sin dal 2006 (già monumento nazionale) nella Tentative List per la candidatura alla Lista del Patrimonio Mondiale dell’Umanità Unesco. Una situazione sotto gli occhi di tutti che ha attirato anche l’attenzione del Corriere della Sera. La celebre firma Gian Antonio Stella ha così effettuato un lungo reportage per raccontare una storia di cui bisognerebbe solo vergognarci.

Ne è emerso un quadro desolante fatto di sprechi, orrori burocratici e incuria statale. “E non è solo una questione di patrimonio architettonico o monumentale. Quella straordinaria Cittadella d’Alessandria oggi lasciata al degrado è stata un po’ la Betlemme dell’Italia. Perché fu lì, il 10 marzo 1821, che sventolò il primo tricolore del nostro Paese“, scrive in un passaggio Stella. Dal 2011 il Fai getta anima e corpo nel tentativo di preservare la Cittadella. Un’opera difficoltosa, dispendiosa e “frutto di oltre 60 mila ore di totale volontariato“, ci spiega Ileana Gatti Spriano presidente del Fai alessandrino.

Una quadra, seppur minima, era stata trovata proprio con il Fondo ambiente italiano che aveva trovato il coinvolgimento a rotazione di un centinaio di detenuti che a gruppi di dieci ruotavano per mantenere il decoro di quello spazio aperto a tutti. “E proprio essendo aperto a tutti e privo di controlli c’è chi se ne approfitta“, spiega ancora Spriano. Da qui le discariche abusive tra cui materiale edile, elettrodomestici e persino amianto. Poi è arrivata la pandemia “che ha dato un ulteriore colpo alla già precaria situazione della Cittadella“, aggiunge. Spriano sottolinea anche la difficoltà di coinvolgere la cittadinanza che “spesso si indigna ma poi non è troppo ricettiva alle richieste di aiuto quando si tratta di venire volontariamente qui a darci una mano“, conclude polemica la presidente del Fai alessandrino. E anche dalle istituzioni “spesso gli aiuti sono stati zoppicanti“.

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