25 Giugno 2015
15:24
Migranti: nuovi arrivi in Piemonte e in provincia. Per assessore regionale: “numeri alti, ma gestibili”
PIEMONTE – Sulle coste italiane, nell’ultimo fine settimana, sono stati tratti in salvo oltre 2.000 migranti, un numero che si somma a tutti coloro che sono giunti in Italia nell’ultimo periodo. Questa situazione ha indotto il Ministero dell’Interno a chiedere alle Regioni “un ulteriore sforzo nell’accoglienza dei migranti sul territorio”. La Regione Piemonte ha riferito che alle Prefetture del Piemonte è stato quindi chiesto di provvedere all’accoglienza di 1.307 migranti che saranno distribuiti sulle varie province secondo i criteri definiti in sede di Tavolo di Coordinamento Regionale.
Alla provincia di Alessandria sono stati destinati 159 migranti. Le altre persone arrivate in Italia sono state distribuite in questa maniera: 523 alla provincia di Torino; 217 a quella di Cuneo; 136 a quella di Novara; 81 a quella di Asti; 67 a quella di Biella; 65 a quella di Vercelli; 59 a quella di Verbania.
In Piemonte le presenze al 22 giugno sono di 4.475 migranti ospitati nelle strutture temporanee e SPRAR.
“Questa nuova ripartizione è stata fatta dal Ministero dell’Interno in un’ottica di riequilibrio delle presenze tra le Regioni. I numeri sono significativi ma non devono essere strumentalizzati perché la situazione al momento è sotto controllo. Nelle prossime settimane abbiamo intenzione di convocare una riunione con l’ANCI per sensibilizzare i sindaci piemontesi ad ampliare la rete SPRAR su tutto il nostro territorio, trasformando l’accoglienza da emergenziale in strutturale” – ha dichiarato Monica Cerutti, assessora all’Immigrazione della Regione Piemonte che poi ha concluso .Oggi ho visitato una struttura di accoglienza a Orta, dove l’amministrazione comunale è impegnata a creare le condizioni per coinvolgere i propri cittadini/e nel progetto di inclusione. Il nostro obiettivo deve essere quello di aiutare i Comuni accompagnandoli rispetto alle attività di accoglienza, oltre a richiedere che il Governo definisca rapidamente gli incentivi ai Comuni virtuosi. Se nella nostra regione tutti i Comuni si dichiarassero disponibili in proporzione ai loro abitanti, potremmo tranquillamente sostenere questi nuovi arrivi”.