Autore Redazione
venerdì
24 Luglio 2015
12:31
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Eventi

Meluzzi, Gambarotta e Manzoni al Festival del Monferrato

Meluzzi, Gambarotta e Manzoni al Festival del Monferrato

MOLETO– Mattia Moreni e “il mestiere dell’attenzione”, un microbo intelligente nell’aria della fantasia. Queste parole sono il manifesto di un pittore, un artista, che ha segnato il nostro ‘900. La sua vita, da “diversamente abile”, ha segnato un periodo della nostra arte, della nostra creatività.

Un uomo a cui la figlia Maria Francesca ha voluto dedicare un tributo curando una mostra, allestita nella casa di Moleto, tra i suoi ricordi personali. Il Festival, giunto al terzo appuntamento, prosegue sabato 25 luglio con un talk denominato “decadenza dell’uomo – regressione della specie”, che si aprirà alle ore 18.

Panorami suggestivi, deliziose case sparse su una collina che il sole, nelle calde e gentili mattine estive,  accarezza esaltandone i colori, i sapori, i cenni di storia che emergono fieri, in posizione dominante, alla cima del paese: una chiesa del 1761, colma di affreschi di altissima qualità e il castello, testimone incolume delle guerre che hanno tormentato il Monferrato nel ‘600, ristrutturato e rinnovato nella seconda metà del diciottesimo secolo. Questa è Ottiglio, la casa del poeta e di una storia ancora viva nell’aria, apparentemente ferma a conservare il respiro dei secoli: storie di partigiani si intrecciano nelle piazze e nelle strade del paese, dove il sacrificio di Luigi Filippini è onorato dalla piazza ad egli intitolata. E poi c’è Moleto, la più bella frazione del paese, insediamento antico databile intorno all’anno Mille, con le chiese di San Michele, San Germano e le misteriose Grotte dei Saraceni. Alcuni abitanti, per molti anni, trascorsero i momenti liberi dal lavoro dedicato alla campagna scavando nelle zone delle cave di Moleto alla ricerca del presunto tesoro dei Saraceni, che mai nessuno trovò. Ed è in questo contesto pieno di misteri, luci ed ombre, che nasce l’artista Mattia Moreni, con le sue opere colme di visioni e ossessioni, taciti messaggi lasciati ai testimoni del futuro.

A che punto siamo? L’uomo moderno è arrivato al capolinea? Cosa ci aspetta?Queste le domande che si porranno gli ospiti da sabato.

Il talk inizierà alle ore 19 con un’introduzione di Maria Francesca Moreni: “Moreni e la decadenza dell’uomo moderno”. Seguiranno gli interventi di Gian Ruggero Manzoni, scrittore: “Il tramonto dell’occidente” e poi Alessandro Meluzzi, psichiatra con il “Ritorno del Sacro e reincanto del mondo: alle radici del Sé” e Bruno Gambarotta, scrittore parlerà di “Grande è il disordine sotto il cielo. Difendersi dal caos o accettarlo?”.Coordina Maurizio Gianotti.

Terzo appuntamento anche  con la videointervista, esclusiva ed inedita, a Myriam Falchi Moreni. Alla fine della proiezione la grafologa Silvana Piatti spiegherà i tratti salienti della scrittura della signora Falchi Moreni.A seguire Laura Aprati presenta lo scrittore Camillo Scoyni e il suo libro “Il male sulle scarpe”. Al termine visita guidata alla mostra e aperitivo offerto da Enoteca Vinarium Torino

Si terminerà con lo spettacolo “Lezioni di Astronomia” di Maurizio Gianotti e Gustavo Verde – Con Gilberta Crispino Abou Tourè Bakary e Fabrizio Russotto – Regia: Donatella Massimilla Una produzione CETEC – Centro Europeo Teatro e Carcere.

Una racconto di amicizia al confine con l’amore che rivela la possibilità di una storia di comprensione e di accettazione voluta e cercata, giorno per giorno, tra un uomo e una donna considerati “diversi” ma alla fine che si scoprono molto più simili e vicini di tanti altri.

Mattia Moreni attraversa il ‘900 lasciando un segno indelebile che forse solo oggi riusciamo a leggere completamente. Gli scritti ritrovati dalla figlia Maria Francesca, gli aneddoti sull’amicizia con Raf Vallone e con Cesare Pavese, e la testimonianza, unica ed inedita, video e audio della moglie Myriam, recentemente scomparsa, renderanno la manifestazione ancora più emozionante.

Il Festival è stato reso possibile grazie al contributo della Regione Piemonte e del Consiglio Regionale del Piemonte.

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