Autore Redazione
mercoledì
23 Febbraio 2022
05:58
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Cronaca - Alessandria

La crisi in Ucraina minaccia anche le imprese artigiane piemontesi

La crisi in Ucraina minaccia anche le imprese artigiane piemontesi

PIEMONTE – Il rischio, rileva Confartigianato, “è che ora si ripeta un ulteriore stop alle nostre esportazioni in Russia dove, nel 2021, abbiamo venduto prodotti per un valore di 7.696 milioni di euro, con una crescita dell’8,8% rispetto al 2020, ma ancora inferiore del 2,3% rispetto ai livelli pre-pandemia del 2019. Tra i prodotti italiani più apprezzati a Mosca vi sono macchinari e apparecchiature: nel 2021 ne abbiamo esportati per 2.147 milioni di euro (pari al 27,9% del made in Italy in Russia). Seguono la moda per 1.346 milioni di euro (17,5% del totale del nostro export in Russia), i prodotti chimici per 720 milioni di euro (9,4%), i beni alimentari e bevande per 635 milioni di euro (8,3%)“.

I settori italiani con la maggiore concentrazione di micro e piccole imprese (soprattutto alimentari, moda, mobili, legno, metalli) vendono in Russia prodotti per 2.684 milioni di euro, pari al 34,9% delle nostre esportazioni nel Paese. Tra le regioni più esposte con esportazioni sul mercato russo vi è l’Emilia-Romagna, seguita da Veneto e Marche. Il Piemonte è al quarto posto, davanti a Friuli-Venezia Giulia e Lombardia. A livello provinciale, l’export manifatturiero in Russia pesa maggiormente a Vercelli, Fermo, Vicenza, Reggio Emilia, Frosinone, Treviso, Bologna e Piacenza.

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