Ormoni “personalizzati” per curare le cefalee: lo studio dell’Università di Pavia pubblicato sul New England Journal of Medicine

PAVIA – Oggi, grazie a una prospettiva clinica firmata dall’Università di Pavia e pubblicata sul prestigioso New England Journal of Medicine, si apre una nuova era nella gestione delle cefalee femminili. L’articolo, intitolato “Recommend Prescription of Combined Oral Contraceptive Pills“ e redatto dalla dottoressa Rossella Nappi, offre uno sguardo rivoluzionario all’utilizzo di ormoni personalizzati per il trattamento di cefalee legate al ciclo mestruale.

La ricerca della dottoressa Nappi, Ordinario di Clinica Ostetrica e Ginecologica all’Università di Pavia e responsabile della SSD Ostetricia e Ginecologia 2 dell’IRCCS Policlinico San Matteo, rappresenta un passo avanti nel campo della neurologia e della medicina personalizzata. Pubblicato come culmine della Mondino Neuro Week, la settimana dedicata al cervello nella città di Pavia, il lavoro celebra anche il 50° anniversario dell’IRCCS Mondino come Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico.

Fin dall’inizio della sua carriera la dottoressa Nappi si è dedicata alla comprensione del ruolo degli ormoni sessuali nei meccanismi del dolore cefalico. In collaborazione con il centro cefalee dell’IRCCS Mondino, ha condotto ricerche fondamentali su donne in età fertile, in gravidanza e in menopausa colpite da questa debilitante malattia.

L’articolo riconosce l’impegno multidisciplinare dei ricercatori dell’Università di Pavia nel corso degli anni, impegnati a favore delle donne affette da cefalee. Il focus principale è stato individuare percorsi diagnostici-terapeutici su misura, con un approccio personalizzato basato sulle caratteristiche specifiche di ciascuna paziente.

Il cuore della prospettiva clinica è incentrato sull’utilizzo di contraccettivi orali combinati come opzione di trattamento. La dottoressa Nappi sostiene che, nonostante i criteri medici considerino l’emicrania con aura una controindicazione assoluta ai contraccettivi orali combinati, in certi contesti, come quello descritto nel suo studio, potrebbero rappresentare una scelta legittima.

Questa nuova approccio offre alle donne affette da migrane una soluzione personalizzata che tiene conto non solo della gestione del dolore ma anche della pianificazione familiare. La discussione tra esperti nel campo evidenzia la necessità di valutare attentamente i rischi e i benefici specifici per ciascuna paziente, offrendo un approccio personalizzato e basato sulle evidenze scientifiche. L’articolo si presenta come un contributo significativo nel campo della medicina personalizzata, aprendo la strada a ulteriori ricerche.

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