Autore Redazione
martedì
12 Marzo 2024
20:52
Condividi
Eventi - Incontri - Alessandria

Il 16 marzo al Circolo Sardo di Alessandria Silvia Ballestra presenta il romanzo “La Sibilla. Vita di Joyce Lussu”

Il 16 marzo al Circolo Sardo di Alessandria Silvia Ballestra presenta il romanzo “La Sibilla. Vita di Joyce Lussu”

ALESSANDRIA – Nell’ambito delle manifestazioni di Marzo Donna patrocinato dalla Consulta pari opportunità e Comune di Alessandria, la libreria Ubik di corso Roma organizza la presentazione del libro “La Sibilla. Vita di Joyce Lussu“, di Silvia Ballestra. Appuntamento questo sabato 16 marzo con la stessa autrice. Inizio alle 19 al Circolo Sardo “Su Nuraghe” di Alessandria, in via Sardegna 1. L’incontro è stato organizzato in collaborazione con la biblioteca Isral e l’associazione di promozione sociale me.Dea. L’autrice dialogherà con la direttrice dell’Isral Antonella Ferraris. L’incontro sarà a ingresso libero fino a esaurimento posti. Si consiglia la prenotazione allo 0131-974932 oppure via e-mail alessandria@ubiklibri.it

Al termine della presentazione, per chi lo desidera, ci sarà un aperitivo in compagnia dell’autrice, con un contributo al Circolo di 10 euro. Finalista al premio Campiello 2023, vincitore del Premio Brancati 2023, il romanzo di Silvia Ballestra si può raccontare come la biografia di una donna bellissima e fortissima che pensa, scrive, agisce, lotta. Una donna della Resistenza che ha saputo attraversare, con fierezza, l’intero Novecento.

Nata a Firenze nel 1912, Joyce è una donna che con le sue idee e la sua forza di volontà ha saputo rivoluzionare non solo la sua esistenza, ma anche quella di tanti giovani che hanno preso ispirazione dal suo esempio. Silvia Ballestra ne ripercorre da vicino la sua vita: documenti falsi, missioni segrete, diplomazia clandestina. Joyce, insieme al marito Emilio Lussu e ai compagni di Giustizia e Libertà, sostenuta nelle sue scelte dalla sua famiglia di origine è in prima linea nella Resistenza. Partigiana, traduttrice, poetessa, femminista, militante del Partito d’Azione e poi del Partito socialista, compagna di Emilio Lussu, che conosce negli anni della clandestinità, Joyce, diminutivo di Gioconda, come scrive Ballestra, è tutto questo e molto altro.

Nei tardi anni Cinquanta, attraversati da un nuovo conformismo familista, la ribellione di Joyce Lussu è totale. Si allontana dalla vita di partito e intraprende una nuova entusiasmante strada, che è quella delle traduzioni di poeti provenienti da paesi in lotta. Sono gli anni della decolonizzazione. È proprio durante il Congresso per il disarmo e la cooperazione internazionale a Stoccolma, nel luglio del 1958, che Lussu incontra Nazim Hikmet, ospite anche lui tra i delegati mondiali. Quello che nasce dalla loro collaborazione è uno dei capolavori della cultura europea del Novecento.
Come storica, Lussu, parteciperà alla liberazione sessuale degli anni Settanta.

Gli anni che seguono la guerra sono difficili, perché dopo una prima ondata di entusiasmo, l’assenso per la partecipazione politica femminile si fa sempre più stretto, le donne elette diminuiscono subito. Joyce Lussu lo vede, lo sa, mentre partecipa alla costituzione dell’UDI (Unione donne italiane). Prende molto sul serio questo suo impegno soprattutto dopo aver scoperto la drammatica condizione di vita delle donne sarde, nelle aree rurali, nelle aree minerarie. L’analfabetismo che affligge la maggior parte della popolazione colpisce profondamente Joyce. Il racconto di questi anni è commovente e Ballestra restituisce in modo nitido la difficile condizione femminile anche nei partiti di sinistra, per cui non bastano i garofani rossi che le vengono fatti trovare in ogni occasione a mascherare un maschilismo persistente e odioso.

La condizione femminile di quegli anni, non molto diversa da quella vissuta tutt’ora da molte donne e le avversità affrontate da Joyce Lussu, hanno portato al coinvolgimento del centro Antiviolenza me.Dea in questa presentazione.

Condividi