Autore Redazione
martedì
14 Maggio 2024
12:57
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Cronaca - Alessandria

Dal progetto AgorAl nuovi servizi per aiutare i migranti che vivono situazioni di disagio psicologico

Dal progetto AgorAl nuovi servizi per aiutare i migranti che vivono situazioni di disagio psicologico

PROVINCIA DI ALESSANDRIA – Si è tenuto lunedì il primo tavolo di lavoro dedicato alla salute mentale di richiedenti asilo e rifugiati della provincia, nato grazie al progetto AgorAL promosso dalla Prefettura di Alessandria con i fondi FAMI, in partnership con l’Associazione Cambalache, l’Associazione Cultura e Sviluppo, la Cooperativa Sociale Coompany& e la Cooperativa Codici.

La terza fase del progetto punta ad attivare nuovi servizi per far fronte a problematiche di disagio psicologico e sociale dei migranti inseriti nel sistema di accoglienza provinciale per richiedenti asilo, minori stranieri non accompagnati e rifugiati. L’obiettivo è incrementare la sinergia tra i sistemi sanitario, socioassistenziale e dell’accoglienza per l’identificazione, emersione e presa in carico precoce di migranti con vulnerabilità riconducibile a fattori psicologici, sociali e/o sanitari. Il progetto consentirà inoltre di creare una rete territoriale per la tutela del diritto alla salute dei cittadini stranieri e offrire agli enti gestori dei CAS strumenti operativi per identificare precocemente condizioni di disagio e attivare servizi di assessment e di presa in carico specialistica, articolando interventi di tipo sanitario e/o sociale e/o educativo.

La Prefettura, in collaborazione con il partner progettuale Cambalache, ha costituito un’equipe multidisciplinare dedicata, composta da tre psicologi, una assistente sociale, una educatrice e una mediatrice linguistica e culturale e dopo il primo tavolo di lavoro, cui hanno partecipato i referenti dei servizi sanitari, dei servizi sociali e degli enti gestori di progetti di accoglienza CAS e SAI di richiedenti asilo e rifugiati della provincia di Alessandria, sono previsti due focus con gruppi misti di migranti inseriti in strutture di accoglienza, per rilevare i loro bisogni di salute psicofisica e le aspettative sul ruolo dei servizi di accoglienza e sociosanitari, e un un workshop di approfondimento sul tema della “salute mentale e migranti” per potenziare/aggiornare le competenze di operatori pubblici di servizi sanitari e socioassistenziali e operatori del privato sociale.

 

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