Autore Redazione
venerdì
12 Luglio 2024
11:25
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Cronaca - Casale Monferrato

Rifiuti abbandonati a Coniolo in un’area protetta del Parco del Po: i Carabinieri scoprono il responsabile

Rifiuti abbandonati a Coniolo in un’area protetta del Parco del Po: i Carabinieri scoprono il responsabile

CONIOLO – I Carabinieri del Nucleo Forestale di Casale Monferrato hanno accertato l’abbandono di una grande quantità di rifiuti nel territorio di Coniolo, in un’area protetta all’interno del “Parco naturale del Po Piemontese”. I militari hanno scoperto che i rifiuti provenivano dallo sgombero di un immobile a Frassineto Po. Tutto è nato dalla segnalazione ai Carabinieri da parte del sindaco del Comune colpito dall’abbandono. Dopo aver effettuato un sopralluogo sull’area, i Carabinieri hanno rinvenuto all’interno del grosso cumulo di rifiuti ingombranti – composto da mobilio, finestre, WC, vasi e altri rifiuti – un antico quaderno di poesie. Sul quaderno, i Carabinieri hanno notato la ricorrente presenza di un nome e un cognome, un indizio che ha fornito spunto per le indagini dei Carabinieri Forestale di Casale Monferrato.

Con l’utilizzo delle banche dati in uso alle forze di polizia e attraverso ricerche sul web, è stato quindi identificato il proprietario del quaderno, nato nel 1922 ma ormai deceduto da anni. Quindi, attraverso verifiche catastali, sono state eseguite le ricerche storiche delle proprietà immobili a lui intestate, successivamente ispezionate. Fra queste, uno stabile recentemente acquistato da una famiglia e in fase di ristrutturazione nel territorio di Frassineto Po, privo di alcuni infissi e con quelli presenti identici a quelli rinvenuti nel cumulo di rifiuti.

Individuata l’agenzia immobiliare che aveva venduto lo stabile, sono state acquisite le fotografie degli interni e, attraverso l’analisi delle immagini, è stata riscontrata la presenza di numerosi oggetti rinvenuti nello stesso cumulo di rifiuti. Convocati ed escussi, i proprietari dello stabile sottoposto ad accertamenti hanno confermato l’abbandono dei rifiuti, effettivamente provenienti dalla loro proprietà, affidati tuttavia a una persona che, retribuita, li avrebbe dovuti smaltire a norma di legge.

Messo davanti all’evidenza, l’uomo ha ammesso di essere il responsabile dell’illecito abbandono ed è stato segnalato all’Autorità Giudiziaria, in base al Testo Unico Ambientale, per il reato di gestione illecita di rifiuti, per avere effettuato, in cambio di denaro, un illecito trasporto conto terzi di ingenti quantità di rifiuti speciali non pericolosi in assenza di iscrizione all’Albo Gestori Ambientali e per averli successivamente abbondonati presso il territorio comunale di Coniolo.

Non avendo riscontrato elementi di pericolosità per l’ambiente interessato dall’abbandono, i Carabinieri hanno provveduto a notificare all’interessato una prescrizione di ripristino dello stato dei luoghi, procedura che consente l’estinzione del reato, dietro ottemperanza entro un tempo determinato delle disposizioni impartite, nella fattispecie lo smaltimento dei rifiuti depositati sul terreno e il pagamento di una sanzione pecuniaria pari a 6.500 euro.

I Carabinieri Forestali hanno infine ricordato che di recente l’abbandono di rifiuti è stato qualificato come un reato punito con l’ammenda da mille a 10 mila euro, raddoppiata se il rifiuto è pericoloso.

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