Autore Redazione
venerdì
19 Luglio 2024
07:22
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Politica - Pavia

Campagna elettorale a Pavia: chi ha speso di più e chi di meno

Campagna elettorale a Pavia: chi ha speso di più e chi di meno

PAVIA – Le recenti elezioni comunali a Pavia hanno portato alla luce i costi sostenuti dai partiti durante la campagna elettorale. Le spese hanno rivelato notevoli differenze tra le varie liste e movimenti politici.

Pavia Ideale, la lista civica di centrodestra, ha registrato il più alto dispendio economico con 33.532 euro. La spesa più significativa, pari a 12.891 euro, è stata destinata alla produzione e acquisizione di materiali di propaganda. Il Partito Democratico ha dichiarato una spesa complessiva di 15.271 euro, destinata in gran parte alla stampa e affissione di manifesti, oltre che all’organizzazione di eventi di spettacolo come il concerto di Cisco dei Modena City Ramblers.

Fratelli d’Italia, nonostante sia attualmente il primo partito in Italia per consensi, ha investito a Pavia 6.224 euro. La Lega ha speso 6.518 euro, mentre Azione ha impiegato 6.364 euro per sostenere Michele Lissia, il nuovo sindaco. La lista civica Pavia Prima, finanziata esclusivamente dall’ex consigliere comunale Niccolò Fraschini, ha speso 6.451 euro ma senza ottenere seggi in consiglio comunale.

Il Partito Comunista dei Lavoratori ha presentato un rendiconto di 90,89 euro, un impegno economico minimo se paragonato agli altri partiti. Ancora più parsimoniosa è stata la lista Facciamo Centro, che non ha speso nulla per la campagna elettorale. Nonostante ciò, la lista ha ottenuto un seggio in consiglio comunale per Michela Viola e una delega assessorile per Rodolfo Faldini.

Il comune di Pavia ha iniziato a pubblicare i rendiconti delle spese elettorali sull’albo pretorio, permettendo una trasparente visione delle risorse utilizzate durante la campagna elettorale. La vittoria della coalizione di centrosinistra, con Michele Lissia come nuovo sindaco, ha segnato un cambiamento nella politica cittadina, mentre il dettaglio delle spese fornisce un’interessante prospettiva sulle strategie finanziarie adottate dai diversi partiti.

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