29 Ottobre 2024
09:33
Cgil, Uil e Fials: “Malessere diffuso al San Matteo, fiducia nella direzione ai minimi storici”
PAVIA – Il personale del Policlinico San Matteo di Pavia sembra ormai sul punto di abbandonare la nave. Un recente sondaggio, condotto da Cgil, Uil e Fials, ha svelato che oltre la metà dei dipendenti ha pensato alle dimissioni, mettendo in luce una situazione di disagio evidente. I sindacati descrivono uno “stato di malessere diffuso” all’interno dell’ospedale, dove le problematiche non mancano. La mancanza di fiducia nella direzione rappresenta il dato più allarmante: più dell’88% degli intervistati esprime una posizione critica verso la gestione attuale.
L’insofferenza del personale del San Matteo si concretizza in una serie di questioni rimaste irrisolte. Tra le principali, emerge la percezione di non essere valorizzati e l’insoddisfazione per le politiche aziendali sull’equilibrio vita-lavoro. Secondo il sondaggio, l’86% dei dipendenti considera inadeguati gli interventi su questo fronte, fatto che sembra aggravare ulteriormente il distacco tra il personale e la dirigenza. La richiesta di un ambiente più rispettoso non è nuova, eppure, a quanto pare, la direzione non è ancora riuscita a dare una risposta efficace alle sollecitazioni.
L’insoddisfazione ha radici profonde: il personale medico e infermieristico vive il proprio ruolo tra pressioni e responsabilità crescenti, mentre il sostegno da parte della dirigenza sembra mancare. In un contesto dove le competenze sono la colonna portante del sistema sanitario, ignorarle provoca frustrazione e senso di abbandono. I sindacati non esitano a sottolineare come la distanza tra chi governa e chi opera ogni giorno sia divenuta ormai insostenibile.
Le parole dei rappresentanti di Cgil, Uil e Fials risuonano come un richiamo forte alla dirigenza del San Matteo, un invito ad affrontare in modo deciso una crisi che appare ormai strutturale. I sindacati chiedono un confronto vero, non solo dichiarazioni di facciata. Solo un cambiamento di rotta immediato potrebbe ridare fiducia ai dipendenti, che chiedono maggiore considerazione e rispetto per il loro contributo.
I dati sulle intenzioni di dimissioni sono un segnale difficile da ignorare. Quando un dipendente su due considera di abbandonare il proprio posto, il rischio di disservizi aumenta, mettendo a repentaglio l’efficacia dell’intero sistema sanitario locale. Emerge dunque la necessità di una strategia che riconosca la centralità del personale, per evitare ulteriori defezioni. La voce dei lavoratori del San Matteo lancia un messaggio chiaro: occorre dare spazio a un dialogo autentico, in grado di restituire dignità al lavoro di chi garantisce quotidianamente la salute pubblica.
Con l’attuale situazione di agitazione sindacale, i rappresentanti dei lavoratori promettono di mantenere alta la pressione. Il monitoraggio della situazione è costante, e i sindacati ribadiscono l’impegno a rappresentare con fermezza le richieste del personale.