Autore Redazione
venerdì
22 Novembre 2024
05:59
Condividi
Politica - Alessandria

Insieme nella giunta di Alessandria ma divisi sul nucleare: scontro tra M5s e Azione

Insieme nella giunta di Alessandria ma divisi sul nucleare: scontro tra M5s e Azione

ALESSANDRIA – Il rimpasto estivo, con l’ingresso di Giovanni Barosini nel ruolo di vicesindaco, aveva messo a dura prova la tenuta del campo largo di Alessandria. Alla fine, però, il Movimento 5 Stelle aveva deciso di restare in giunta con il suo rappresentante, Michelangelo Serra, nonostante il ruolo di primo piano assegnato all’esponente di Azione, più volte attaccato dai pentastellati durante la giunta Cuttica, quando Barosini ricopriva il ruolo di assessore ai Lavori Pubblici. Dopo alcuni mesi, però, emergono nuove frizioni tra le due forze che compongono la maggioranza a sostegno del sindaco Giorgio Abonante. A dividere Azione dal Movimento 5 Stelle questa volta c’è il tema del nucleare.

Qualche giorno fa, infatti, Giovanni Barosini, da dirigente nazionale del partito di Carlo Calenda, aveva espresso la propria adesione alla raccolta firme per una proposta di legge di iniziativa popolare per introdurre il nucleare nel mix energetico nazionale. “Questa è l’unica vera strada per raggiungere la neutralità climatica entro il 2050 e azzerare così le emissioni nette di anidride carbonica. È vero, gli italiani si sono già espressi su questo tema. Ma” ha rimarcato Barosini era quasi quarant’anni fa, e dopo un’onda emotiva abnorme. Nel frattempo la scienza si è evoluta e il mondo è cambiato. Ad oggi il nucleare risulta essere l’energia più pulita, oltre che la tecnologia più sicura. Non solo: il mix energetico che include il nucleare è sicuramente più economico rispetto a quello che prevede il solo utilizzo di rinnovabili. Questa è una battaglia di Azione fin dalla sua nascita e sono orgoglioso che oggi ci sia un comitato promotore trasversale, formato da persone valide, competenti e preparate a dare voce e gambe a questa iniziativa. Personalità con cui organizzeremo attività, banchetti e volantinaggi in tutto il Paese per divulgare dati e numeri veri e fugare ogni comprensibile dubbio”.

“Il nucleare rappresenta uno spreco di tempo e risorse. Alessandria merita un futuro migliore” ha replicato in una nota il Movimento 5 Stelle alessandrino che ha attaccato frontalmente lo stesso Barosinilui e il suo partito, Azione, ci raccontano la favola del nucleare come unica strada per salvare il clima e abbattere i costi energetici. La realtà? È ben diversa, ed è il momento di smontare questa narrazione, punto per punto. Il nucleare di terza generazione che le lobby del nucleare propongono come “moderno” è in realtà una tecnologia vecchia, costosissima e inadatta alle urgenze climatiche ed energetiche che dobbiamo affrontare ora, non tra vent’anni. La costruzione di una centrale richiede mediamente 15 anni, con costi che lievitano a ogni passo: basti pensare ai progetti in Francia e Finlandia, che hanno superato di miliardi i preventivi iniziali. Nel frattempo, chi paga le bollette? I cittadini, che continuano a subire gli aumenti mentre i grandi gruppi industriali fanno profitti. In Italia abbiamo già detto due volte NO al nucleare con i referendum del 1987 e del 2011. La volontà popolare è chiara, e ignorarla per assecondare le lobby energetiche sarebbe una follia. E poi, dove pensano di mettere le scorie nucleari? Nessuno ce lo dice, e per un buon motivo: lo smaltimento è un problema irrisolto, anche nei paesi che il nucleare lo usano. La vera soluzione esiste, ed è già sotto i nostri occhi: le energie rinnovabili. Fotovoltaico, eolico, geotermia e idroelettrico sono tecnologie mature, economiche e pronte a soddisfare il fabbisogno energetico. E non parliamo di fantascienza: il 2022 ha visto un boom globale delle rinnovabili, con paesi come la Cina che hanno installato l’equivalente di 16 centrali nucleari in un anno, ma con pannelli solari”.

“Ad Alessandria possiamo fare la differenza. Come Movimento 5 Stelle proponiamo impianti fotovoltaici e solari sugli edifici pubblici e privati, con incentivi per famiglie e imprese, comunità energetiche rinnovabili, dove i cittadini producono e condividono energia e, infine, un grande piano per il risparmio energetico: edifici più efficienti significano bollette più leggere e meno sprechi. Smettiamola di inseguire chimere. Il futuro è nelle rinnovabili, nell’efficienza e nella giustizia energetica. Azione può continuare a parlare di centrali che forse vedremo nel 2050; noi lavoriamo per Alessandria oggi, costruendo una città più sostenibile, più verde e, soprattutto, più intelligente. Alessandria merita un futuro, non un ritorno al passato”.

Fino al 2027, anno in cui terminerà l’attuale consiliatura alessandrina, spetta quindi al Pd e al sindaco Abonante il difficile compito di far convivere queste due forze politiche.

Foto di Kurt Klement da Pixabay

Condividi