Nuovo ospedale, Riboldi: “Grazie al Governo ci sono le risorse. L’iter sia pubblico. Espropri? Nessun problema”
ALESSANDRIA – “Costruire i propri ospedali è sinonimo di un governo regionale efficiente”. Arrivato a Spinetta per seguire la prima giornata del biomonitoraggio Pfas, l’assessore regionale alla Sanità, Federico Riboldi si è anche soffermato sul nuovo ospedale di Alessandria, facendo alcune importanti precisazioni ai microfoni di Radio Gold dopo l’intervento di qualche giorno fa nella Commissione Regionale Sanità.
“Siamo la regione più beneficiata dalla dotazione di fondi Inail arrivati dal Governo. 600 milioni di euro ci aiuteranno a lavorare nella direzione di una sanità pubblica che costruisce gli ospedali con le proprie forze. Questa è una nostra grande vittoria dal punto di vista politico. Ci sono alcune materie come la salute che devono essere appannaggio del pubblico“ ha precisato l’esponente della Giunta Cirio “i privati possono offrire una collaborazione utile ma la primazia deve essere del settore pubblico. Stiamo aspettando il parere definitivo di Agenas ma, dopo la presa di posizione significativa del Governo sulla possibilità di finanziamento, la via non può che essere pubblica. Se Agenas indicasse come preferibile la soluzione del partenariato pubblico/privato? Queste sono materie che devono approfondire i tecnici, non sono di appannaggio politico. Ritengo che, dal punto di vista politico, tocca a noi costruire l’ospedale visto che abbiamo le risorse”.
Riboldi ha infine replicato agli attacchi del Partito Democratico e del Movimento 5 Stelle: “Non mi sono mai contraddetto. Sanno benissimo quali sono i tempi e come funzionano i rapporti tra gli enti. C’è differenza netta tra fondi di progettazione, assicurati dalla Regione con fondi propri e saranno rimborsati da Inail quando saranno approvati i progetti, e i fondi di investimento diretti per gli ospedali. I primi vanno messi a bilancio, i secondi entrano direttamente nella gara che promuove l’Azienda Sanitaria Regionale“.
Sui tempi di chiusura dell’opera, infine, l’assessore ha preferito non sbilanciarsi dopo che, due mesi fa, aveva ipotizzato il 2031 e il 2032: “Queste sono le tempistiche che prevediamo e che vogliamo rispettare. Ci vorranno 6 anni di costruzione dell’ospedale, preceduti dagli anni di progettazione. La Regione sta mettendo in campo 180 cantieri pubblici: 11 nuovi ospedali, 4 gradi ristrutturazioni, 90 case della salute, 31 case della comunità e 46 centrali operativi territoriali. Qualche appalto potrà avere un iter più difficile: nel caso ci lavoreremo. I terreni da espropriare? Ci sono leggi dello stato che, per pubblica utilità, consentono di procedere con un esproprio bonario. Su quell’area, comunque, non mi risultano problematiche”.