Quando si esultò sotto la Fiesole

FIRENZE – Chi ama tornare a casa senza voce dopo aver incitato i grigi lo sa bene: ci sono dei cori che entrano nel vasto repertorio della Gradinata Nord o si consolidano in occasione di determinate partite o situazioni. E quando vengono lanciati nelle gare o nelle stagioni successive il ricordo va subito a quel giorno, a quello gol, a quella trasferta. Facendo riferimento solo ad alcuni degli ultimi anni: “Din Din“? Andata semifinale play-off a Salerno, gol di Martini. “E forza orso facci un gol” sulle note di Luna di Gianni Togni? Le gare di Coppa Italia dell’anno scorso. Il “son talmente deficiente” che prende sempre più piede al ritiro estivo di Bardonecchia, il “perché perché” di Meda.

Insomma, ognuno può citarne moltissimi altri legati alle partite e a chilometri vissuti al fianco dell’orso. Anche i play-off di quest’anno stanno regalando situazioni e cori che rimarranno impressi nei rocordi dei tifosi. Ad esempio il “fino all’anno fine forza Alessandria” cantato a cuore in mano da tutto lo stadio nel finale della gara di ritorno contro il Lecce che ha aiutato tutti, squadra compresa, a stemperare la tensione di una gara dalle mille emozioni.

Saranno però due i cori che rimarranno indissolubilmente legati alla gara di semifinale contro la Reggiana, a partire dal “Dale” in salsa mandrogna, ritmato con un preciso e tuonante battimani e che nemmeno il gol di Guidone è riuscito a minare nell’intensità e nella partecipazione. Ma senza dubbio saranno quei 40 minuti sotto la Fiesole che lasceranno il miglior ricordo di questo accesso alle finale play-off: un coro travolgente e coinvolgente che ha portato grandi e piccini, anche i più insospettabili, a vivere un pogo festoso e gioioso di sciarpe, bandiere e decibel.

Quale sarà la colonna sonora della finale contro il Parma? Non resta che aspettare, prenotare biglietto e scoprirlo tutti insieme.