Autore Redazione
venerdì
17 Novembre 2017
05:00
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Cronaca - Acqui Terme - Alessandria

Il lavoro della Protezione Civile per gestire le emergenze

E' frutto di mesi di lavoro su pianificazione e prevenzione dei rischi l'esercitazione per posti di comando della Protezione Civile che per la prima volta ha impiegato la piattaforma di allerta rapida "Decat"
Il lavoro della Protezione Civile per gestire le emergenze

PROVINCIA DI ALESSANDRIA – È iniziata con un bollettino di allerta 2, e quindi di “moderata criticità”, l’esercitazione per posti di comando “Decatastrophize” che il 15 e 16 novembre ha ricostruito lo scenario vissuto lungo l’asta del fiume Bormida durante l’evento alluvionale di fine novembre 2016. Con il passare delle ore le simulate criticità sono progressivamente aumentate fino a colorare virtualmente di rosso i bollettini meteo e gli indicatori dei livelli idrometrici dei fiumi. In circa tre ore durante la prima giornata e in ulteriori sei il secondo giorno sono stati condensati tutti i problemi che si erano realmente verificati lungo il corso del fiume Bormida durante l’ondata di maltempo di un anno fa: esondazioni, frane lungo le strade o evacuazioni in aree golenali. L’esercitazione è servita a testare i mesi di studio e lavoro sulla pianificazione e prevenzione dei rischi della Protezione Civile.  Obiettivo: migliorare la capacità di risposta dei soggetti impegnati in un’alluvione o un evento calamitoso.

Come in una vera emergenza il flusso di informazioni è stato gestito attraverso quattro canali: fax, mail, telefoni e radio. In un mondo da tempo digitale proprio le radio rimangono indispensabili. Le linee elettriche o del telefono, infatti, possono saltare ma il flusso di comunicazioni non deve mai interrompersi. Proprio le voci via radio hanno scandito l’attività nei Centri Operativi Misti di Acqui, Cassine, Castellazzo, Alessandria, nella Sala Operativa della Provincia e in quella della Prefettura. “Infuocate” anche le linee dei fax, dei cellulari e la corrispondenza via mail. In caso di problemi a un fax o a un livello di volume di una radio sono stati attivati numeri o canali alternativi e nella prossima riunione “post esercitazione” verranno valutati i tempi di reazione anche a una criticità tecnica.

Decatastrophize” è stata  utile a verificare i database con numeri e contatti, mediamente aggiornati ogni tre mesi. Nella lunga lista delle “persone da chiamare” mercoledì e giovedì c’erano anche sindaci dei Comuni lungo l’asta del Bormida, alcuni “cambiati” rispetto a un anno fa. Tutti hanno comunque prontamente risposto. Ignorare anche solo il preallertamento, del resto, sarebbe impossibile. Durante una vera alluvione, in caso di silenzio il cellulare suona di continuo e, se necessario, vengono attivate anche le forze di polizia per andare fisicamente a prendere i soggetti chiamati a gestire l’emergenza ma rimasti isolati.

Decatastrophize” per la prima volta ha poi messo a disposizione un ulteriore strumento per assicurare il tempestivo flusso di comunicazioni. Insieme ai tecnici di ERI, European Research Institute, di Torino è stata testata la piattaforma di allerta rapida “Decat”, messa a punto nell’ambito di un progetto europeo che ha coinvolto anche la Protezione Civile della Provincia di Alessandria. Un’esercitazione nell’esercitazione, quindi, per conciliare le modalità di funzionamento del software alla reale prassi di chi gestisce un’emergenza. Perfezionato l’utilizzo, “Decat” sarà un valido supporto per accorciare ulteriormente i tempi di intervento. In tutti i centri della Protezione Civile si potranno inserire tempestivamente informazioni sui viabilità, livello dei fiumi e criticità nei vari comuni e visualizzare subito sullo schermo di un Pc una mappa aggiornata in tempo reale con la situazione in tutto il territorio coinvolto nell’emergenza.

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