Autore Redazione
domenica
18 Marzo 2018
05:00
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Cronaca - Alessandria

Saracinesca abbassata da Trony e 12 lavorati “in mezzo a una strada”

Sconcertati e arrabbiati i 12 dipendenti del punto vendita che a timori e preoccupazioni legati al licenziamento hanno dovuto aggiungere lo sdegno per “la totale assenza di comunicazioni” da parte dell’azienda
Saracinesca abbassata da Trony e 12 lavorati “in mezzo a una strada”

ALESSANDRIA – Il fallimento di Dps Group, società che ha il maggiore pacchetto di negozi a insegna Trony, si è abbattuto con violenza anche in provincia. Sabato la saracinesca del punto vendita all’interno del centro commerciale “Panorama” di Alessandria è rimasta abbassata, tra lo sconcerto e la rabbia dei 12 dipendenti.

Ai timori legati al licenziamento si è infatti aggiunto lo sdegno per “la totale assenza di comunicazioni” da parte dell’azienda, ha denunciato Agostino Arista. Insieme agli 11 colleghi del punto vendita di Alessandria, il dipendente ha saputo del fallimento del gruppo solo il giorno successivo alla decisione del tribunale “e non dalla società ma da una comunicazione personale inviata dai sindacati”. “Sarebbe stata cosa carina e gradita ricevere almeno una lettera in cui il gruppo spiegava l’accaduto o anche solo con la classica frase di circostanza: faremo di tutto per salvaguardare il suo posto di lavoro”.

Al posto di spiegazioni ed eventuali rassicurazioni, i lavoratori sabato hanno invece ricevuto la comunicazione di dover tenere il negozio chiuso al pubblico e probabilmente lunedì i 12 dipendenti  avranno in mano un’altra lettera, “in questo caso di licenziamento”, ha ipotizzato Agostino che, insieme ad altri 600 colleghi sparsi per 40 negozi in Piemonte, Lombardia, Liguria, Veneto, Puglia e a Napoli, sente la sua vita appesa a un filo.

Lui ha 57 anni e ha iniziato a lavorare per Trony praticamente da quando è nato il marchio, negli anni gestito da diverse società. Nella sua carriera si è spostato in diversi punti vendita, a Tortona, Basaluzzo, Asti, Bra, Cuneo. “E adesso cosa farò? Non sappiano se prenderemo il Tfr dall’azienda, ma ne dubito. Probabilmente lo prenderemo dal fondo di garanzia dell’Inps, quindi sarà decurtato, e poi chissà quando lo vedremo. Dovremmo avere diritto alla Naspi, che è una sorta di contribuzione mensile, ma arrivato a 57 anni, dopo aver sempre lavorato, non voglio la disoccupazione ma il mio lavoro, la dignità di lavorare”. Nel suo sfogo carico di preoccupazione, Agostino si è però definito “fortunato” rispetto ad alcuni degli 11 colleghi di Alessandria.Nel nostro punto vendita c’è una coppia che vive e lavora insieme. Tutti e due ora rimarranno senza lavoro. Una nostra collega viene tutti i giorni da Pavia e ha due figli. Io almeno vivo ad Alessandria e in quarant’anni di lavoro sono riuscito a mettere da parte qualcosa ma non so quanto potrò andare avanti. Quando finirà la Naspi come pagheremo affitti, bollette, spese. Insomma, come andremo avanti? Purtroppo oggi non è che ti guardi intorno e trovi lavoro e ovunque ci sono più saracinesche abbassate che negozi aperti”.

In copertina e nella galleria le foto di Valentina, un’altra dipendente del punto vendita di Alessandria che sabato ha contattato la redazione di Radio Gold per denunciare l’accaduto e accendere i riflettori sui lavoratori Trony  “buttati in mezzo a una strada senza alcuna spiegazione“.

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