Autore Redazione
martedì
7 Agosto 2018
18:15
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Cronaca - Alessandria

Si spacciano per Carabinieri e rubano in casa dell’onorevole Stradella

In perfetto italiano e con modi gentili hanno portato via alcuni oggetti preziosi, 400 euro e due pistole
Si spacciano per Carabinieri e rubano in casa dell’onorevole Stradella

ALESSANDRIA – “A bocce ferme meno male che è andata così, che non ce ne siamo accorti perché se no potevano massacrarci“. L’onorevole Franco Stradella è amareggiato per l’incredibile vicenda di cui è stato vittima insieme alla moglie, ma almeno non ha subito conseguenze gravi. Questa mattina infatti, alle 9.30, tre persone hanno suonato al campanello della sua abitazione in frazione Astuti, spacciandosi per Carabinieri della Sezione Catturandi. “In un italiano perfetto, con modi gentili, – racconta Stradella – hanno mostrato i documenti e spiegato di essere alla ricerca di un ladro rumeno. Hanno raccontato di aver individuato il veicolo dei malviventi, di averne presi due ma di essere a caccia del terzo che era stato visto fuggire verso la mia abitazione.”

Uno dei finti Carabinieri ha quindi chiesto di perlustrare la casa e il giardino e, dopo aver disattivato l’allarme che avevamo inserito, ci hanno, ironia della sorte, consigliato di mettere le telecamere, ‘così almeno i malviventi si vedono in faccia’“. A quel punto i ladri si sono divisi: uno ha controllato la parte esterna e gli altri due sono entrati in casa. “È a questo punto che ci siamo accorti che in una camera era tutto a soqquadro”. Uno stratagemma per riuscire a recuperare oggetti di valore. I finti carabinieri hanno infatti raccontato all’onorevole di aver già preso e portato in macchina il fantomatico ladro e chiesto quindi di controllare se mancassero oggetti preziosi. “Così abbiamo tirato fuori un orologio, un braccialetto e 400 euro in contanti che mi hanno chiesto di lasciare dove avevo indicato. Poi – racconta a posteriori l’onorevole – dopo una finta perlustrazione al piano superiore, sono passati a prendere gli oggetti che avevo mostrato poco prima”.  A tutto questo si aggiunge il furto di due pistole, regolarmente denunciate “che hanno preso fingendo una verifica della regolarità dei documenti“. Subito dopo sono andati via su un’Audi A3.

Una volta usciti ci siamo accorti che mancavano alcuni beni preziosi e così abbiamo chiamato i Carabinieri ed è a quel punto che abbiamo scoperto che ci avevano raggirato“. I veri militari si sono quindi immediatamente presentati nella casa dell’onorevole per avviare le indagini e poco dopo, insieme a loro, anche la Polizia, intervenuta nei pressi del Bennet per la segnalazione di un finto posto di blocco. “Di certo questa storia insegna che non bisogna avere alcuna remora e chiunque si presenti bisogna chiamare il 112 per verificare, sempre”.

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