Autore Redazione
giovedì
23 Agosto 2018
07:00
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Cronaca - Ovada

Il poliziotto ovadese: “Abbraccerei tutte le persone salvate a Genova”

Gli agenti della Stradale Marco Gastaldi e Antonio Fiore hanno incontrato uno degli automobilisti aiutati dopo il crollo del Ponte Morandi: Salvatore è stato l'ultimo a passare in direzione Ovest
Il poliziotto ovadese: “Abbraccerei tutte le persone salvate a Genova”

OVADA – Qualche giorno dopo la tragedia del Ponte Morandi è andato a trovare i due agenti della Polizia Autostradale della Sottosezione di Ovada che per primi lo avevano supportato e aiutato. In occasione della tragedia del Ponte Morandi, Salvatore è stato l’ultimo a salvarsi tra coloro che viaggiavano in direzione Ovest, prima del crollo: le due ruote anteriori erano riuscite a fare presa sulla soletta d’asfalto tirando via il resto del veicolo dal baratro.

Come ha riportato la pagina Facebook Agente Lisa (foto), lunedì Salvatore ha voluto ringraziare ancora una volta Marco Gastaldi e Antonio Fiore, i due agenti ovadesi intervenuti sul posto. Il lavoro di Marco, in particolare, è stato apprezzato in tutta Italia grazie al video amatoriale diventato virale che lo ritraeva intento a tranquillizzare gli automobilisti, calmandoli e invitandoli a indietreggiare verso la galleria.

Ricordo bene Salvatore” ha raccontato lo stesso agente Marco Gastaldi a Radio Gold “dopo che avevamo bonificato tutto il viadotto mettendo in sicurezza tutte le persone, abbiamo notato l’unica macchina dall’altra parte, in direzione ovest. Salvatore era in stato di trance, l’auto era danneggiato nella parte posteriore, con le gomme posteriori bucate. Era riuscito a salvarsi durante il crollo, arrivando per inerzia sotto la galleria. In quei momenti non riusciva a dire nulla. Lo abbiamo subito rincuorato, lui è stato il più miracolato più di tutti. Ci ha fatto piacere rivederlo, è un caro ragazzo”.

“Anche se molte persone incontrate in quei frangenti non le rivedrò più, ora se fossero qui davanti a me le abbraccerei ha continuato l’assistente capo coordinatore Gastaldi ai nostri microfoni “in quei momenti si aspettavano risposte che non potevamo dare ma sono sempre stati collaborativi e attenti alle nostre indicazioni. Ci hanno identificato subito come punti di riferimento. Col mio collega Antonio lavoriamo insieme da tempo: ci capivamo con uno sguardo e anche questo nostro affiatamento è stato importante”.

Nella mente dell’agente Gastaldi i ricordi sono ancora vividi: “Sto cercando di metabolizzare quanto accaduto, la tragedia, le persone che si sono salvate e anche l’effetto mediatico che inevitabilmente ha prodotto quel video che mi ritrae. Siamo contenti dei complimenti ricevuti, siamo orgogliosi di far parte della Polizia Stradale, quello è il nostro compito e il fatto che sia stato percepito così ci fa piacere. Gli onori, comunque, vanno a tutti i soccorritori”.

Ai nostri microfoni Gastaldi ripercorre ancora quei momenti: “Stavamo andando in direzione est e, a 50 metri dalla fine della galleria, abbiamo cominciato a vedere persone che tornavano indietro a piedi. Ci hanno subito detto che il ponte era crollato, subito non ci sembrava vero, era tutto surreale. In ogni caso, usciti dalla galleria il ponte proseguiva per altri 800 metri: tante macchine non si erano rese conto che fosse crollato e subito ci siamo prodigati per andare a mettere in sicurezza le c’erano persone, li abbiamo fatti spostare all’ingresso della galleria, in sicurezza, non sapevamo se quella parte del ponte sarebbe rimasta in piedi. Bisognava far presto. C’erano bambini, anziani, in quei momenti dovevamo temporeggiare e cercare di calmarli, alcuni di loro erano sotto shock perché avevano visto le auto davanti precipitare”.

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