Autore Redazione
lunedì
8 Aprile 2019
17:03
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Cronaca - Novi Ligure

Invasione di campo a Novi: denunciato il consigliere Vincenzo Demarte

Ora l'esponente politico alessandrino rischia il Daspo. "Un gesto fuori dalle righe ma senza alcun intento violento" ha ribadito Demarte.
Invasione di campo a Novi: denunciato il consigliere Vincenzo Demarte

NOVI LIGURE – Il consigliere comunale di Alessandria Vincenzo Demarte è stato denunciato dai Carabinieri di Novi Ligure per l’invasione di campo avvenuta domenica pomeriggio allo stadio Girardengo, al termine della partita tra Novese e Spinetta Marengo.

Insieme all’esponente del gruppo politico “Dema” i militari hanno anche deferito un uomo di 38 anni, L. C., per lo stesso reato. 

Secondo la ricostruzione dei Carabinieri alcuni tifosi dello Spinetta Marengo hanno infatti scavalcato la recinzione per tentare di aggredire un calciatore della Novese, senza riuscirci. Oltre a bloccare l’invasione di campo i militari hanno anche contenuto e placato le reazioni animate sugli spalti del campo sportivo.

Il Comando Compagnia Carabinieri di Novi Ligure ha segnalato l’accaduto al Questore di Alessandria per valutare l’opportunità di emettere un D.A.S.P.O. nei confronti delle persone già identificate.

Nel frattempo continuano le indagini per identificare altri tifosi che hanno anche loro si sono resi partecipi della condotta antigiuridica nonché per stabilire le effettive responsabilità.

“Un episodio spiacevole” ha ammesso a Radio Gold lo stesso Vincenzo Demarte che ha comunque ribadito la sua versione dei fatti: “Sono andato a dividere, come farebbe ogni padre che vede il proprio figlio in difficoltà. Anche se ero molto arrabbiato non avevo alcun intento violento. Sono una persona razionale ma in quel momento mi si è annebbiata la vista. Ammetto di aver inveito contro quel giocatore, per dirgli che non doveva comportarsi così. Ripeto: ragionando a mente fredda sono cose che non dovremmo trasmettere ai nostri giovani. Non giustifico la mia invasione, ho anche cercato di chiamare il presidente della Novese per scusarmi e ho reso ai Carabinieri una deposizione, scusandomi per il mio gesto fuori dalle righe. Mi assumo le mie responsabilità. Sono tranquillo e sereno. Non è nel mio dna comportarmi in questo modo”.

A scatenare la reazione di Demarte sarebbe stata, secondo lui, l’aggressione del giocatore della Novese nei confronti di suo figlio Andrea avvenuta quando l’arbitro aveva già fischiato la fine.

Una versione però smentita categoricamente dalla dirigenza della Novese: secondo lo staff biancoceleste i due giocatori hanno avuto un battibecco a tre minuti dalla fine, culminato con qualche spinta.

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