Autore Redazione
mercoledì
15 Ottobre 2014
22:32
Condividi
Cronaca - Novi Ligure

Anche un team di quaranta architetti nella provincia “color fango” per valutare i danni agli edifici

Anche un team di quaranta architetti nella provincia “color fango” per valutare i danni agli edifici

 

 

Proseguono i sopralluoghi nei comuni dell’alessandrino colpiti dal maltempo. Protezione Civile, Vigili del Fuoco e Forze dell’ordine sono impegnati a ripulire e a mettere il più possibile in sicurezza le strade franate. Anche l’Esercito è arrivato ad Arquata Scrivia per dare una mano ai cittadini. Su tutto il territorio i tecnici dei Comuni e della Provincia continuano a valutare la situazione per decidere gli “interventi prioritari” per aprire in sicurezza alcuni tratti stradali. Al lavoro per liberare le città dal fango sono però anche gli stessi cittadini.

Hanno imbracciato le pale e lavorato senza sosta anche decide e decine di ragazzi. Lo hanno fatto spontaneamente, organizzandosi sulla rete. Per il loro gruppo su facebook hanno scelto l’incipit della nota canzone di Jovanotti “Fango”. “Io lo so che non sono solo anche quando sono solo” in due giorni ha così messo in contatto quasi 1900 ragazzi e creato diversi gruppi di giovani “spalatori”. Monitorati costantemente i post su facebook e i tweet della Protezione Civile i ragazzi si spostano di comune in comune. Lavorano con il sorriso, spalando via il mare di melma da strade, case e scantinati. Sono stati a Novi, Arquata, Gavi e questo giovedì saranno a Castelletto, Cassano Spinola e in Val Borbera. “Armati” di guanti, stivaloni e pale i giovani alessandrini attendono “rinforzi”.

In molti comuni la situazione rimane critica, come testimoniano anche le numerose foto postate in rete. Mezza provincia è color fango e su strade e alcune abitazioni incombe minaccioso il pericolo di frane e smottamenti. Proprio questo giovedì in provincia scenderà quindi in campo anche “una squadra” di quaranta architetti. Divisi in gruppi, ha spiegato a Radio Gold News Massimo Buzio, coordinatore del presidio degli Architetti della Protezione Civile della Federazione Interregionale Piemonte e Val d’Aosta ,gli esperti verificheranno le condizioni degli edifici, stimando i danni anche dal punto di vista economico. “Durante la riunione con la Protezione Civile della Provincia di Alessandria abbiamo individuato le prime aree. Partiremo dal Val Curone e poi ci sposteremo in base alle necessità”. Saranno i Com delle varie zone , ha aggiunto l’architetto Buzio, a tracciare il tragitto delle varie squadre. “In questo momento sappiamo che ci sono soprattutto crolli parziali di muri maestri o di tamponamento e serramenti esterni sfondati. Questi danni sono legati alla spinta dell’acqua sulle pareti, ma il nostro lavoro sarà anche quello di valutare i rischi di eventuali frane lungo i pendii. Qualcuno di questi movimenti potrebbe infatti rendere inagibili edifici che al momento sembrano a posto. Le varie squadre sono pronte a mettersi al lavoro e se sarà necessario organizzeremo altri gruppi contattando più colleghi”.

 

 

 

Condividi