Autore Redazione
lunedì
23 Marzo 2020
15:26
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Cronaca - Novi Ligure

“Grazie”. La commovente lettera di una parente agli operatori del San Giacomo di Novi

“Grazie”. La commovente lettera di una parente agli operatori del San Giacomo di Novi

NOVI LIGURE – Una lettera per esprime gratitudine a medici, infermieri, oss e tutti gli altri operatori sanitari del San Giacomo di Novi Ligure. A firmarla una “figlia, una mamma, una parente, che è immensamente grata per quello che state facendo“. Ai tempi del coronavirus l’Italia si riscopre più unita che mai. Ma soprattutto solidale nei confronti di chi sta lottando in prima linea contro il Covid-19. E lettere d’affetto e stima come queste possono e devono essere la benzina per quei professionisti della sanità che stanno lavorando per tutti noi.

Grazie.

Sembra banale ma è l’unica parola che mi viene in mente. Ancora una volta grazie. Mi sembra superfluo aggiungere altro. Però proverò a farlo. Lo devo a quegli uomini e quelle donne che stanno lottando in prima linea al San Giacomo di Novi Ligure contro il coronavirus. Una bestia schifosa che ci ha messo in ginocchio ma non ci ha spezzato e sono sicura che non lo farà. Grazie a quei medici, infermieri, Oss, volontari delle croci e personale tutto che ogni giorno escono di casa per fare il loro dovere.

Grazie per quello che fate, grazie per come lo fate. Ma soprattutto grazie per esserci. Perché in un momento come questo sarebbe facile voltare le spalle, nascondersi a casa in malattia. Perché anche loro hanno famiglie, figli, padri, madri e nonni. Eppure sono lì. Bardati, anche con mezzi di fortuna, a combattere contro il coronavirus. Lo fanno anche per noi. Anche per chi va a fare la spesa quattro volte al giorno per ammazzare un po’ la noia o porta a spasso il cane ogni volta che gli gira. Lo fanno anche per chi proprio di stare in casa non ci riesce o non ne capisce l’importanza. Per chi fa le corse in compagnia o chi decide di festeggiare lo stesso un compleanno in giardino. E se dite che è semplicemente il loro dovere dico che avete ragione.

Ma dico anche che si sarebbero potuti tirare indietro. Eppure non l’hanno fatto. Ricordatevelo e ricordiamocelo quando questo finirà. Perché io sono stata la prima a spazientirmi nei confronti degli operatori che non rispondevano immediatamente al campanello di mia mamma. Sono stata la prima ad arrabbiarmi perché in quei corridoi correvano sempre e non si trovavano mai. Ricordatelo e ricordiamolo quando questo finirà. Ricordiamoci di quanto hanno fatto per tutti noi. Perché loro sono angeli oggi e lo saranno anche domani. Ecco perché grazie è l’unica parola che mi esce in questo momento. E allora, ancora una volta, un enorme grazie a tutti gli operatori del San Giacomo di Novi Ligure e a quelli di tutti gli altri ospedali d’Italia.

Una figlia, una mamma, una parente, che è immensamente grata per quello che state facendo“.

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