Autore Redazione
giovedì
9 Aprile 2020
17:17
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Cronaca - Alessandria

Armosino (Cgil) sui buoni spesa: “Occorre tutelare tutti mettere in cima a ogni cosa la salute delle persone”

Armosino (Cgil) sui buoni spesa: “Occorre tutelare tutti mettere in cima a ogni cosa la salute delle persone”

ALESSANDRIA – Continuano a essere forti le perplessità dei sindacati sulle modalità di erogazione dei buoni spesa per l’emergenza coronavirus. Le parti sociali hanno invitato i sindaci a non porre ostacoli e a tutelare tutte le fasce deboli, avanzando dubbi sui criteri finora adottati. “I buoni spesa vogliono rispondere tempestivamente ai bisogni primari delle persone e perciò riteniamo sia fondamentale accedere in modo facile a questi aiuti. Quindi è assurdo indurre a utilizzare una mail o un sistema informatico perché non tutti sono in grado o possono farlo – spiega Franco Armosino, segretario provinciale Cgil.”

Ma questa non è l’unica contestazione. Armosino critica il requisito della residenza o della cittadinanza. “È assurdo che chi si trova qui, non sia residente e non possa andare via non possa beneficiare di questi buoni. C’è una situazione emergenziale ed è necessario dare accesso ai buoni spesa a tutti quelli che ne hanno bisogno. Tra l’altro si tratta di somme importanti che devono essere spese perché permettono alle persone di avere un ristoro”.

Il segretario provinciale ha poi elogiato il comportamento del territorio nell’osservare le disposizioni di contenimento del virus ricordando tuttavia come “non si possa allentare l’attenzione e per questa ragione le aziende devono rimanere chiuse più possibile: per evitare spostamenti a rischio“. Poi, continua Armosino, “è fondamentale aiutare chi aiuta, ci sono molte associazioni che continuano a dare una mano a chi è in difficoltà ma sono realtà sempre più in affanno per l’aumento della richiesta“. Dunque “le amministrazioni devono seguire e sostenere queste associazioni“. Sul fronte politico, conclude il segretario, “occorre definire qual è la priorità, se sia la salute, la sopravvivenza delle persone, a prescindere da età e collocazione sociale o se sia più importante il prodotto interno lordo. In quest’ultimo caso si decide di sacrificare persone della nostra società. Stiamo perdendo una generazione e lo stiamo facendo lasciandoli fuori dagli ospedali o dalle case di riposo. Se invece riteniamo che siano più importanti le persone dobbiamo dare questa come priorità.”

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