Autore Redazione
domenica
17 Maggio 2020
08:07
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Cronaca - Piemonte

Cosa c’è da sapere sulle mascherine della Regione “made in Piemonte” prodotte in Marocco

Cosa c’è da sapere sulle mascherine della Regione “made in Piemonte” prodotte in Marocco

TORINO – Seppur con evidenti e già denunciati ritardi – l’ultimo appello quello dell’assessore torinese Alberto Unia – stanno arrivando nelle case dei piemontesi le mascherine gratuite fornite dalla Regione. Da palazzo Lascaris era stato annunciato che i dispositivi sarebbero stati prodotti da tre aziende piemontesi per un totale di 5 milioni di pezzi. Un orgoglio made in Piemonte che è stato riportato anche sulla busta intestata della Regione che reca la seguente dicitura: “prodotto e confezionato da aziende Piemontesi“. Sul web, tuttavia, sta circolando una foto in cui si legge la scritta sull’etichetta “Made in Marocco“.

A scatenare la polemica è stato Mauro Salizzoni, ex stimatissimo medico del Centro Trapianti di fegato dell’Ospedale Molinette di Torino e attuale consigliere d’opposizione in Regione. “Io, residente a Torino, non ho ancora ricevuto la mascherina della Regione. E voi? Lasciate un commento qua sotto dicendomi se vi è arrivata e, se volete, il comune di residenza (oppure mandatemi un messaggio in privato). Vedo da queste foto, che circolano in rete, che l’operazione autarchica sta andando sempre più a bagno“, ha scritto su Facebook mostrando una foto di una mascherina del Piemonte prodotta però in Marocco.

A dire il vero sulla questione si era già espressa la stessa Regione Piemonte: “In riferimento alle notizie stampa e alle richieste di chiarimento rispetto a eventuali subappalti nella produzione delle mascherine piemontesi, si specifica che l’appalto per la realizzazione di 5 milioni di mascherine lavabili da distribuire gratuitamente a tutti i piemontesi è stato dato, attraverso bando di gara Scr, a tre aziende piemontesi. Le aziende Casalinda e Pratrivero si avvalgono della propria filiera di produzione, che include partner fuori dal territorio piemontese, ma comunque italiani. La ditta Miroglio, invece, si avvale del proprio stabilimento produttivo del Gruppo Miroglio in Marocco per una piccola parte della produzione destinata al Piemonte, circa 350 mila mascherine su 2 milioni. Lo stabilimento e la produzione sono certificati e le mascherine prodotte per il Piemonte sono conformi al Decreto Legge 18 “Cura Italia” articolo 16 comma 2, come indicato nel bando di gara”.

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