Autore Redazione
lunedì
23 Marzo 2015
10:22
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Cronaca - Alessandria

Mi hanno “sparato” in faccia, ma era liquido urticante. Diverbio tra automobilisti finito con inseguimento

Mi hanno “sparato” in faccia, ma era liquido urticante. Diverbio tra automobilisti finito con inseguimento

ALESSANDRIA – “Mi hanno sparato“. Con questa frase allarmante i Carabinieri, sabato, si sono lanciati all’inseguimento di un automobilista, protagonista di un litigio con un altro conducente. Tutto è iniziato all’ora di pranzo, verso le 12, per una manovra pericolosa effettuata in auto. L’automobilista di una Mecedes ha infatti contestato al conducente di una Honda uno sgarro al volante. Il diverbio è proseguito al semaforo e i toni si sono fatti subito concitati. L’uomo sulla Honda, ha infatti estratto una piccola pistola e ha sparato del liquido urticante rosso. L’altro automobilista ha pensato a un vero colpo di pistola e, convinto di essere stato ferito per del liquido rosso sul volto, si è lanciato all’inseguimento dell’aggressore, mentre ha chiesto aiuto ai Carabinieri spiegando del colpo “sparato” in faccia.

I militari, per la descrizione dell’evento e la confusione nella spiegazione, si sono lanciati all’inseguimento con due pattuglie per intercettare inseguitore e inseguito ed evitare conseguenze spiacevoli. La gazzella, intervenuta per prima e molto velocemente, ha raggiunto la Mercedes con a bordo l’occupante ancora sporco di rosso in faccia, il quale ha indicato la Honda in fuga. I Carabinieri, subito supportati dalla pattuglia di Spinetta Marengo, hanno raggiunto l’auto e hanno ordinato all’automobilista di scendere con le mani alzate, temendo che l’uomo potesse essere armato. L’automobilista, con una fondina vuota attaccata alla cintura dei pantaloni, è quindi sceso dal mezzo mentre sull’auto i militari hanno trovato due pistole caricate al peperoncino di libera vendita, una monouso e l’altra ricaricabile.

Il protagonista della vicenda è un 57enne acquese, subito identificato, mentre la vittima del ‘colpo’ urticante è un 59enne di un paese dell’hinterland del capoluogo.

Dopo i concitati minuti la situazione si è tranquillizzata grazie alla ricostruzione dei Carabinieri che hanno appurato come il  liquido rosso in faccia all’aggredito non fosse sangue, ma peperoncino. Alla fine di questa storia i due protagonisti hanno deciso di non sporgere immediatamente querela per minacce e ingiurie reciproche. Le due “pistole” al peperoncino sono state comunque sequestrate e, poiché sono di libera vendita, i militari stanno accertando se il porto in luogo pubblico sia consentito. Se al termine dell’accertamento, verranno evidenziati reati da parte di colui che le aveva in auto si procederà con l’eventuale denuncia in stato di libertà. Determinante, in questa vicenda “il perfetto coordinamento tra gli operatori presenti in centrale Operativa che hanno guidato alla perfezione le pattuglie sul territorio. Il loro intervento tempestivo hanno impedito che tra i due litiganti si giungesse a uno scontro fisico”.

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