Monitoraggio Gimbe: incrementi dei casi pari a +9,8%. Piemonte verso zona arancione

ALESSANDRIA – Alla vigilia della decisione da parte del ministero della Salute, in accordo con il Cts, è arrivato anche il monitoraggio della Fondazione Gimbe sull’andamento della pandemia da Covid-19 nel nostro Paese. Nella settimana che va dal 17 al 23 febbraio, rispetto alla precedente, è stato registrato un incremento di +9,8% di nuovi casi. In particolare si è passati da +84.272 di sette giorni fa a +92.571 di questa settimana. Il tutto a fronte di un numero stabile di decessi (2.177 contro 2.169).

In lieve riduzione i casi attualmente positivi (387.948 contro 393.686), le persone in isolamento domiciliare (367.507 contro 373.149) e i ricoveri con sintomi (18.295 contro 18.463). Torna al contrario a salire con un +3,5% il numero dei ricoverati nelle terapie intensive (2.146 contro 2.074). In 11 regioni, tra cui anche il Piemonte, c’è stato un aumentano di casi attualmente positivi per 100.000 abitanti, mentre in 10 Regioni sale l’incremento percentuale dei casi totali. La progressiva diffusione della variante inglese sta determinando impennate di casi che richiedono un attento monitoraggio per identificare tempestivamente comuni o province dove attuare le zone rosse. In Piemonte un caso su cinque è inerente alla variante inglese.

Per quanto riguarda il Piemonte manca ancora il dato ufficiale sull’indice Rt che la scorsa settimana era 0,96. L’indice contagi, che ormai da settimane è in aumento, starebbe spingendo la nostra regione in zona arancione. Salvo sorprese, infatti, l’Rt ha superato l’uno, ovvero l’indice di attenzione. A dirlo sono i numeri, quelli esaminati dal 15 al 21 febbraio parlano di 5744 contagi in crescita rispetto ai 5127 di quella precedente. Si tratta di un incremento in sette giorni di poco più di 600 casi.