Autore Redazione
mercoledì
14 Settembre 2022
14:46
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Cronaca - Alessandria

Scatola Sonora: ad Alessandria l’opera “Euridice, o I burattini di Caronte”, per la prima volta in Italia

Scatola Sonora: ad Alessandria l’opera “Euridice, o I burattini di Caronte”, per la prima volta in Italia

ALESSANDRIA – Chiusura in grande stile per il Festival Internazionale di opera e teatro musicale di piccole dimensioni Scatola Sonora XXV, in parte dedicato al mito di Orfeo. Il Conservatorio di musica “Antonio Vivaldi” di Alessandria sta per regalare una vera e propria chicca alla città: martedì 27 e mercoledì 28 settembre alle 21 al Teatro Alessandrino di Via Verdi 12 andrà in scena “Euridice, o I burattini di Caronte”. L’ingresso è gratuito fino a esaurimento posti, in conformità alle norme vigenti. È necessaria la prenotazione online, aperta dal 15 settembre 2022 alle 15. Tutti gli eventuali aggiornamenti saranno pubblicati sul sito www.conservatoriovivaldi.it (Sezione Calendario Concerti).

L’opera – per mezzo-soprano, baritono e burattinaio – è del compositore spagnolo Joan Albert Amargós su libretto del direttore del Teatro Malic e membro fondatore della compagnia di marionette “La Fanfarra” Toni Rumbau ed è stata scritta nel 2001 per il Festival Òpera de Butxaca. Nella sua prima rappresentazione in Italia e in lingua italiana verrà interpretata da allievi e docenti del Conservatorio con la partecipazione dei professionisti della prima edizione in collaborazione con il Festival de Òpera de Butxaca & Nova Creaciò di Barcellona. La parte musicale è affidata a cantanti e ensemble strumentale del Conservatorio diretti da Giovanni Battista Bergamo, mentre la scenografia è dell’artista plastico José Menchero.

Luca Valentino, ideatore e direttore artistico di Scatola Sonora e regista della rappresentazione, spiega com’è nata l’idea dello spettacolo: “Il progetto è nato dalla volontà di unire e mettere a confronto due generi in apparenza lontani fra loro: l’opera lirica con il teatro di figura e, in particolare, il teatro dei burattini. Sfarzo, velluti e divismo da un lato, spettacolo popolare e di strada dall’altro. Questo incrocio – che vanta illustri precedenti – assume qui un carattere peculiare attraverso l’uso in partitura della “pivetta”, lo strumento che dall’antichità i burattinai hanno usato per deformare e amplificare la propria voce, prestandola ai burattini. Il confronto fra questo strumento e la voce “impostata” dei cantanti lirici – assimilabili per tecnica di emissione – rende quest’opera un unicum nel mondo occidentale, con risultati che la stampa non ha mancato di sottolineare”.

Ad unire i due mondi, il mito di Orfeo, che Valentino ribadisce quanto sia significativo non solo per la citazione drammaturgica e musicale della prima opera lirica –  l’Euridice di Peri – ma anche per il carattere infernale di Pulcinella, protagonista dell’opera: “Il suo incarnato cadaverico e la sua casacca bianca come un sudario sono attributi legati alla morte; la sua voce gracchiante non è umana e gli permette di comunicare con l’aldilà. Non a caso Pulcinella, durante le sue esibizioni in scena, riesce a sconfiggere la Morte e a mostrare a Sofia – cantante d’opera affetta da una malattia terminale – un’altra via per guardare all’aldilà, come un nuovo Orfeo. Il tutto condito con l’ironia, lo stupore e il divertimento che il teatro dei burattini porta con sé, rendendo questo spettacolo fruibile da un pubblico molto ampio e variegato”.

“Il tema di Orfeo costituisce il fil rouge di questa edizione del Festival Scatola Sonora”, dichiara il Direttore del Conservatorio, prof. Giovanni Gioanola. “Secondo una consolidata prassi del nostro Conservatorio, abbiamo cercato di creare un corto circuito temporale: al monumento monterverdiano viene infatti affiancata una rilettura del mito in chiave contemporanea per dimostrare ancora una volta come i temi classici restino un tesoro di ispirazione e una fonte inesauribile di riletture e di invenzione poetiche e artistiche. Ancora una volta il Festival è insieme un’occasione di crescita per i nostri allievi – impegnati in diretta nella produzione di un’opera contemporanea – e un’importante operazione culturale per il territorio che ci ospita”.

Soddisfazione da parte del prof. Renato Balduzzi, presidente del Conservatorio: “Ancora una volta il nostro Conservatorio riesce a stupire tutti, a cominciare dal suo presidente. Accostando sapientemente passato e presente, tecniche artistiche ed effetti musicali, arriva a parlare ad un pubblico assai differenziato per età e bagaglio culturale, raggiungendo così gli obiettivi insiti nella propria missione di istituzione ad alta cultura che aiuta tutti a sviluppare cultura musicale.  Lo fa in un territorio determinato, lasciandosi contaminare dalle tante suggestioni che la realtà locale presenta e restituendo ad essa lo stimolo a non appagarsi, a uscire da un provincialismo ristretto e ad aprirsi al mondo”.

Il Festival Scatola Sonora XXV si svolge in collaborazione con la Città di Alessandria ed è inserito nel progetto “Le Stagioni del Vivaldi” con il contributo della Regione Piemonte. Lo spettacolo “Euridice, o i Burattini di Caronte” è sostenuto da una sovvenzione di Acción Cultural Española (AC/E).

Lo spettacolo verrà poi replicato sabato 1°ottobre alle 19 nel Campus Humanitas University di Pieve Emanuele (Milano) grazie alla consolidata collaborazione con l’Associazione per MITO ETS nell’ambito della rassegna ClassicAperta, dedita a valorizzare le zone decentrate del territorio milanese attraverso la musica classica, la cultura e la bellezza. Il progetto è realizzato con il sostegno della Fondazione di Comunità Milano – Città, Sud Ovest, Sud Est, Martesana onlus. Tutte le informazioni su questa rappresentazione sono disponibili sul sito www.xmito.org.

Il Festival Scatola Sonora XXV si svolge in collaborazione con la Città di Alessandria, ed è inserito nel progetto “Le Stagioni del Vivaldi” con il contributo della Regione Piemonte. Lo spettacolo “Euridice, o i burattini di Caronte” è sostenuto da una sovvenzione di Acción Cultural Española (AC/E).

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