Autore Redazione
mercoledì
25 Gennaio 2023
15:20
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Cronaca - Alessandria

In Piemonte sì al ritiro dei farmaci prescritti dal medico anche senza ricetta: basta la tessera sanitaria

In Piemonte sì al ritiro dei farmaci prescritti dal medico anche senza ricetta: basta la tessera sanitaria

PIEMONTE – Sono già 1600 ma in pochi giorni aumenterà ancora il numero di farmacie in Piemonte dove sarà possibile ritirare i farmaci prescritti dal medico solo presentando la propria tessera sanitaria. “Un passaggio importante che implementa quella medicina di territorio che prima non c’era, quella rete capillare composta da medici medicina generale, case di comunità e case della salute e anche le farmacie e i farmacisti, che rappresentano un pezzo importante della medicina territoriale” ha sottolineato il presidente del Piemonte Alberto Ciriole farmacie rappresentano un luogo “antenna” del territorio. Vogliamo favorire la creazione di un legame di fiducia tra cittadino e farmacia. Questa possibilità è prevista dalla normativa nazionale ma non è ancora stata attuata in tutta Italia, un servizio veloce e immediato che agevola la vita delle persone”. Il servizio è stato realizzato dalla Regione Piemonte in collaborazione con Federfarma Piemonte, con il supporto tecnico del CSI.

“Un servizio molto importante” ha sottolineato l’assessore regionale alla Sanità Luigi Icardi “dedicato in particolare a quelle quella fascia di popolazione debole meno avvezza al digitale, o che ha malattie croniche che spesso ritira farmaci ogni settimana. Digitalizzazione dei servizi sanitari e medicina territoriale sono due tra i principali obiettivi della politica sanitaria del Piemonte. Con l’implementazione della Farmacia dei servizi, che la nostra Regione è stata tra le prime ad attivare sul proprio territorio, raggiungiamo entrambi i risultati, compiendo un ulteriore e importante passo per avvicinare sempre più la Sanità ai cittadini piemontesi. La capillare rete delle farmacie rientra a tutti gli effetti nel sistema di assistenza sanitaria sul territorio, garantendo e facilitando l’accesso a numerosi servizi, che altrimenti richiedono azioni più impegnative, soprattutto per l’utenza più fragile e disagiata”. 

Per aderire a questo servizio ci si può rivolgere al proprio farmacista, oppure ai punti assistiti Asl o cliccare sul sito salutepiemonte.it. Il cittadino ha due possibilità: scegliere la farmacia preferenziale o quella occasionale. In questo caso il farmacista chiederà il consenso ad accedere al fascicolo sanitario e il numero di telefono, al quale manderà un sms di conferma. Da quel momento sarà inviato un sms in ogni farmacia occasionale dove il cittadino si recherà. Si potrà accedere a questo servizio anche senza Spid. 

 

 

Questa iniziativa va ad alimentare l’offerta della “farmacia dei servizi” che già oggi permette ai piemontesi di ricevere una serie di servizi direttamente sul territorio, attraverso la rete capillare delle farmacie. I cittadini, infatti, recandosi in farmacia possono, ad esempio, prenotare visite ed esami, ritirare i referti, fornire il consenso alla consultazione del fascicolo sanitario elettronico e gestire le deleghe.

«Le farmacie piemontesi sono naturalmente parte attiva in questo percorso di innovazione che, attraverso il corretto uso del Fascicolo sanitario elettronico, agevolerà i cittadini nella fruizione di alcuni servizi importanti, oltre il ritiro dei farmaci prescritti dal medico. Il sistema farmacia funge da collante ideale tra Servizio sanitario nazionale e cittadino e i farmacisti saranno a disposizione per rendere fruibile a chiunque lo strumento del Fascicolo. In farmacia, infatti, sarà possibile dare il consenso a che tutti gli attori del Servizio sanitario nazionale possano vedere i contenuti del Fascicolo sanitario elettronico di chiunque. Ancora una volta le innovazioni in tema di salute dei cittadini trovano disponibili e pronti i farmacisti piemontesi», dichiarano Massimo Mana, presidente di Federfarma Piemonte, e Mario Corrado, coordinatore regionale Assofarm.

«Abbiamo lavorato a fianco dell’Assessorato alla Sanità – ha dichiarato Carla Gaveglio, Direzione Sanità Digitale CSI Piemonte per realizzare questo importante servizio che agevola davvero la vita del cittadino, garantendo sicurezza e riservatezza dei dati. Questa soluzione si basa sul Fascicolo sanitario elettronico attivo in Piemonte per tutti i cittadini che, raccogliendo la storia clinica del paziente e regolandone l’accesso sulla base del suo consenso esplicito, necessita di elevati standard di sicurezza, un tema su cui il Consorzio è impegnato da anni».

Ad oggi sono 622.000 i cittadini piemontesi che hanno già dato il loro consenso alla consultazione del Fascicolo sanitario elettronico. Nel 2022 le ricette farmaceutiche dematerializzate in Piemonte sono state 43 milioni, usufruite da quasi 3 milioni di cittadini piemontesi.

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