Autore Redazione
giovedì
13 Aprile 2023
13:06
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Cronaca - Alessandria

Un arresto per la morte del vogherese Alessandro Bruno, mancato tre mesi dopo l’aggressione in Spalto Marengo

Un arresto per la morte del vogherese Alessandro Bruno, mancato tre mesi dopo l’aggressione in Spalto Marengo

ALESSANDRIA – Dovrà rispondere di omicidio preterintenzionale il 38enne italiano residente ad Alessandria che dallo scorso 6 aprile è agli arresti domiciliari per la morte di Alessandro Bruno, avvenuta lo scorso 14 gennaio dopo quasi tre mesi di coma.

Le indagini condotte dalla Squadra Mobile della Questura di Alessandria hanno ricostruito quanto avvenuto durante quella tragica mattina del 29 ottobre in spalto Marengo, nella zona tra la rotonda di viale Milite Ignoto e lo stadio Moccagatta. Erano circa le 5 del mattino. Bruno, 33enne di Voghera, era arrivato in città per passare a prendere la sua compagna. A un certo punto una battuta infelice di un gruppo di 4/5 persone nei confronti della fidanzata ha acceso il tragico tafferuglio. Un 31enne marocchino ha scagliato verso Alessandro Bruno delle bottiglie. Il 38enne italiano ha invece sferrato un pugno che ha fatto cadere a terra il 33enne vogherese, facendogli sbattere la testa. Le condizioni di Alessandro Bruno sono apparse subito gravi: il 33enne aveva infatti subito una emorragia cerebrale. Per il 38enne, già pregiudicato per reati come incendio e violenza privata, è in corso di valutazione del Questore per l’eventuale applicazione di ulteriori misure di prevenzione, in base alla pericolosità del soggetto. Non è stata applicata alcuna misura di restrizione nei confronti del 31enne marocchino, anche lui pregiudicato ma per spaccio.

“Un episodio riconducibile a una drammatica singolarità” ha sottolineato il dirigente della Squadra Mobile di Alessandria Riccardo Calcagno “non rappresenta il sintomo di un fenomeno diffuso. Le indagini si sono subito concentrate sulle testimonianza e sull’analisi delle immagini delle videocamere di sorveglianza. Poche ore dopo il tragico fatto siamo riusciti a risalire ai nomi delle due persone coinvolte nell’aggressione verso la vittima”.

Dopo l’iniziale parere contrario del GIP sull’arresto è stato poi il Tribunale del Riesame a far scattare l’applicazione della misura cautelare verso il 38enne.

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