Autore Redazione
giovedì
28 Gennaio 2016
23:00
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Cronaca - Alessandria

Ecco il Teatro Comunale di Alessandria dopo la bonifica [FOTO]

Ecco il Teatro Comunale di Alessandria dopo la bonifica [FOTO]

ALESSANDRIA – Quel lucchetto sulla porta principale del Teatro Comunale di Alessandria era chiuso da talmente tanto tempo che giovedì mattina si è cercata invano la giusta chiave tra i vari mazzi per quattro anni a disposizione solo dei tecnici che si sono occupati di liberare il polo culturale del capoluogo da quel nemico “invisibile e spietato” che si chiama amianto. Alla fine, il sindaco Rita Rossa e l’assessore alla cultura Vittoria Oneto hanno dovuto “accontentarsi” di una delle porte di vetro laterali  per il loro ingresso “ufficiale” nella struttura, “per la prima volta senza tute e mascherine” . Entro sabato, quando il teatro verrà aperto all’intera città per lo speciale tour tra le sale, dalle 17 alle 19, la chiave per aprire quel lucchetto verrà comunque trovata “perché gli alessandrini devono poter varcare la porta principale”, si è raccomandata il sindaco.

Per troppo tempo il Comunale è stato sbarrato e sigillato e oggi, dopo 5 anni di riflettori spenti, la distanza dal pubblico sta tutta in quel freddo pungente che in pochi minuti ti arrossa le mani. Anche se la temperatura è quella tipica delle case disabitate, il Comunale è ben più spoglio. Il sindaco e l’assessore alla cultura l’avevano già anticipato nei giorni scorsi “non aspettatevi di rivedere il teatro come era prima” ma quando ti trovi per la prima volta al centro di quel “contenitore vuoto” che un tempo era la Sala Grande non puoi fare a meno di sentirti spaesato e un po’ triste, anche se lo sapevi e te l’avevano detto.

Sugli scalini che si scendevano un po’ di corsa per accaparrarsi il posto più centrale per vedere i film, oggi non c’è parquet e a ricordarti la disposizione delle poltroncine rosse ci sono solo dei segni sul cemento, ombra del lungo intervento di bonifica su ognuna delle circa 1800 sedute. Resta solo lo scheletro anche del soffitto della Sala Grande, su cui i tecnici hanno lavorato spostandosi su una impalcatura di 3 mila metri quadrati totali. Una struttura suddivisa in più livelli, che nella parte più alta ha consentito agli esperti della bonifica di raggiungere  i 25 metri necessari a toccare il soffitto dietro il palcoscenico della Sala Grande.

Nessun punto del Comunale poteva del resto essere tralasciato per ottenere il rilascio della struttura da parte dello Spresal. Inflessibile, il Servizio prevenzione e sicurezza dell’Asl Al ha infatti posto l’obiettivo massimo di 1 fibra/litro di amianto. La metà, quindi, del limite  normalmente previsto per i luoghi di lavoro che è 2 fibre/litro ha precisato la Responsabile Marina Ruvolo durante il convegno a Palatium Vetus , ricordando anche il “peso emotivo” di chiudere, a ottobre 2010, una struttura in cui lavoravano decine di persone che, da quel momento, si sarebbero poi trovate ad affrontare un’odissea per rimanere in qualche modo aggrappati al teatro. In tre hanno poi partecipato anche a un corso specifico a Genova e contribuito in prima persona a raggiungere il difficile traguardo della bonifica totale del teatro.


“Scendere a 1 fibra/litro in una struttura così grande non è stato per nulla facile”
, ha ammesso il Direttore dei Lavori di bonifica, Francesco Daquarti della 3i Engineering srl, che insieme agli operai specializzati della Switch si è trovato ad affrontare la più grande bonifica di un’opera pubblica mai realizzata in Europa.

Ogni intercapedine, sottoscala o controsoffitto ha rappresentato una sfida nella sfida che, alla fine, è stata però vinta. Partiti da valori superiori alle 10 fibre/litro rilevati sul palco della Sala Ferrero, dopo 18.000 ore di lavoro che hanno comportato un costo di 600 mila euro per la Switch, i tecnici hanno portato l’intera struttura del Teatro Comunale ad avere una media di 0,3 fibre/litro. Dati certificati da Arpa, l’unica ad aver effettuato le  373 analisi, alcune molto costose, di cui si è fatta economicamente carico la Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria che ha complessivamente stanziato 200 mila euro anche per lo smaltimento dei materiali. 

Ottenuto il rilascio della struttura, sabato la città potrà vedere con i propri occhi “quanta strada è stata fatta e quanta ne resta da fare” ha rimarcato  giovedì il sindaco Rossa. “Sono sicura che molti alessandrini rimarranno delusi vedendo questo immenso spazio vuoto. Ritengo sia giusto, però, far vedere ai cittadini una ferita rimasta sigillata per così tanti anni”. Sabato, “ben coperti”, si potranno quindi visitare tutte le sale del teatro. Dal palcoscenico della Sala Grande gli alessandrini potranno poi assistere allo spettacolo allestito da “I Pochi” che, per l’occasione, si esibiranno in quella che fino a cinque anni fa era la platea della Sala Grande.

Per partecipare alla visita non occorre prenotare. Basterà presentarsi al Comunale dalle 17 ed entro le 19. Per motivi di sicurezza verranno creati dei gruppi di 50 persone ma, nell’eventuale attesa, ci si potrà comunque riscaldare con le bevande calde offerte dal Comune di Alessandria e servite dal Caffè Marini. Spero che la città risponda con lo stesso entusiasmo dimostrato per altri simboli di Alessandria” ha sottolineato il sindaco Rossa. “Entro fine febbraio l’amministrazione presenterà il concept per il nuovo teatro. Non un progetto che faremo cadere dall’alto, ma una proposta aperta su cui vogliamo confrontarci. Vogliamo coinvolgere Fondazioni e soggetti privati e anche i singoli cittadini. Per questo abbiamo deciso di lanciare anche la campagna “adotta una poltroncina’”. L’idea dell’amministrazione comunale è di ridisegnare gli spazi di un teatro concepito “quando si pensava che il capoluogo sarebbe arrivato a toccare quota 450 mila abitanti” ha aggiunto Rita Rossa. Di poltroncine per la Sala Grande ne serviranno comunque “almeno 800″. “Sarebbe bello vedere tanti cittadini disposti a investire sulla cultura e anche con il loro contributo riuscire così a riaprire  la Sala Grande in un paio di anni”. Nel frattempo il Comune si farà carico di riallestire la Sala Ferrero, dove Amag realizzerà i lavori all’impianto di riscaldamento, il tutto  in tempo per il 16 aprile quando si terrà poi il primo spettacolo all’interno del Teatro Comunale.

Per vedere il video dei lavori di bonifica cliccate QUI

Tatiana Gagliano

 

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