Autore Redazione
lunedì
8 Gennaio 2018
01:25
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Cronaca - Alessandria

“Il degrado diffuso si contrasta col buon esempio e con più controlli”

Quando i cittadini di Alessandria si armano di guanti e scopi per ripulire la città.
“Il degrado diffuso si contrasta col buon esempio e con più controlli”

ALESSANDRIA – Ad Alessandria ci sono dei cittadini che combattono inciviltà e degrado a suon di scope e guanti. Sono le uniche armi per respingere il declino estetico che sta colpendo la città e anche per sperare di far emergere un senso civico a quanto pare sempre più sommerso. Le storie di chi si arma di pazienza e buona volontà emergono con sempre maggiore frequenza sui social e testimoniano il desiderio di cambiare le cose, come ha raccontato Barbara Raina, 35 anni, residente in via Viora al Cristo, da un mese impegnata a ‘riassettare’ l’area attorno ai cassonetti davanti alla sua abitazione sperando che il suo buon esempio cambi le cose. “Quando andavo a buttare i rifiuti – ha spiegato – era impossibile raggiungere i cassonetti e avevo paura che arrivassero i topi. Siccome sto insegnando anche ai miei bambini a buttare l’immondizia non vorrei che subissero danni di qualunque tipo e così ho comprato dei guanti, ho preso dei sacchetti e ho buttato via tutto”. Barbara continua questa sua opera di pulizia nonostante una inciviltà diffusa e caparbia: “I primi maleducati siamo noi cittadini. Pretendiamo di avere un servizio sempre pagando le tasse ma se siamo noi i primi a sporcare poi non ci possiamo lamentare troppo. Venerdì sera, per esempio, dopo che avevo fatto pulizia c’era già un sacchetto buttato a terra, per giunta bucato e quindi con tutti i segni della sabbia della lettiera all’interno che portavano alla porta di chi aveva percorso il tragitto”.

Barbara, insieme al marito Matteo Ferretti, più volte ha segnalato il problema ad Amag Ambiente: “Abbiamo indicato ripetutamente via telefono e mail i problemi non solo della mia via ma anche nel piazzale dell’Eurospin, per esempio, e più volte ho invitato a una cura maggiore per la città. Da un mese però mi sono scocciata di chiamare l’azienda e di stare in attesa al telefono. Così mi metto i guanti e pulisco“. Lo spirito civico di Barbara ha contagiato un vicino di casa ma non è bastato: “Un vicino mi ha dato man forte e ha anche messo un cartello in cui invitava a non depositare i rifiuti per terra e a non arrendersi al primo cassonetto pieno. La questione è che i problemi rimangono: chi mi dice che questa operazione di pulizia non va fatta forse è il primo a disfarsi in modo sbagliato dei rifiuti. Queste persone forse sono le prime a giudicare senza poi fare nulla. Io non giudico nessuno però mi chiedo, che persona è quella che sporca in questo modo? Farebbe così anche a casa propria? C’è proprio una inciviltà diffusa. Io non posso fare molto purtroppo, se non tentare di dare un buon esempio.

Per Barbara Raina “una soluzione potrebbe essere la creazione di una cooperativa che affianchi Amag nelle attività di pulizia. Una loro squadra dovrebbe occuparsi unicamente degli spazi al di fuori dei cassonetti, delle aiuole oltre che di tutto il decoro urbano. Mi sembra una soluzione facile e raggiungibile nel 2018.”

Il marito, Matteo, si accoda e aggiunge: “Io credo anche che anche sul fronte politico occorre dare risposte concrete. Non serve sempre azzerare i vertici (i vertici di Amag Ambiente si sono dimessi il 20 dicembre 2017) ma è sufficiente impartire delle istruzioni precise e pretendere che vengano eseguite. Se l’azienda non fa quanto viene chiesto allora si ha un motivo reale per cambiare il manico. Noi abitiamo in via Viora ed è da sette anni che non abbiamo neanche i cartelli stradali per la pulizia strade. Eppure le tasse le paghiamo come tutti. Il porcile che ci ritroviamo lungo la nostra strada è anche dovuto a questo.

Ma al di là delle questioni politiche uno dei problemi principali rimane nella maleducazione di alcuni cittadini, conclude Matteo: “sicuramente sono troppi gli incivili e allora è il caso di muoversi in questo senso. Dei controlli preventivi e delle sanzioni salate potrebbero essere un deterrente che elimini alla radice il problema“.

“Il degrado diffuso si contrasta col buon esempio e con più controlli”
Cassonetti in via Viora
“Il degrado diffuso si contrasta col buon esempio e con più controlli”
Cassonetti in via Viora
“Il degrado diffuso si contrasta col buon esempio e con più controlli”
Cassonetti in via Viora
“Il degrado diffuso si contrasta col buon esempio e con più controlli”
Cassonetti in via Viora
“Il degrado diffuso si contrasta col buon esempio e con più controlli”
Cassonetti in via Viora
“Il degrado diffuso si contrasta col buon esempio e con più controlli”
Cassonetti in via Viora
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Cassonetti in via Viora
“Il degrado diffuso si contrasta col buon esempio e con più controlli”
Cassonetti in via Viora
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