Paura al Cissaca: uomo con coltello entra e aggredisce personale. ‘Mai avuto cosi’ tanta paura’ [PHOTOGALLERY]

Lunghissimi attimi di paura questa mattina nella sede del Cissaca ad Alessandria. Intorno alle 7.30 un uomo è entrato nella sede dell’ente e ha atteso il personale pretendendo un poso di lavoro. Coltello alla mano ha minacciato un’impiegata e la direttrice, Laura Mussano. Tutto si è concluso fortunatamente senza feriti e con l’intervento della polizia. E’ stato il Presidente del Cissaca, Mauro Buzzi, a spiegarci cosa è accaduto: “La persona è la stessa che qualche settimana fa aveva dato in escandescenza in Comune ad Alessandria (vedi notizia allegata, ndr) Stavamo cercando di trovare per lui una soluzione ed evidentemente riteneva che noi non ci stessimo occupando in maniera adeguata alle sue richieste. Lui chiedeva lavoro.” Lo stesso Buzzi ha ricostruito l’accaduto: “questa persona era qui a fare la posta al Cissaca in attesa dell’arrivo dell’assistente sociale che segue il suo caso. Una nostra dipendente se l’è ritrovato davanti e gli ha detto di ripresentarsi alle 8. L’uomo però è riuscito a introdursi ugualmente negli uffici e l’ha aggredita, coltello alla mano, sbraitando. Nel frattempo la direttrice Mussano ha sentito urlare e ha cercato di affrontare la persona ma senza successo. La direttrice è riuscita anch’essa a divincolarsi e a fuggire e l’aggressore ha sfasciato l’arredamento di un ufficio. Nel frattempo è arrivata la polizia che lo ha arrestato“.

Una delle persone aggredite, Laura Mussano, direttrice del Cissaca, ha aggiunto altri dettagli all’inquietante vicenda: “ho sentito delle urla e mi sono alzata dalla sedia e sono uscita e ho avuto il tempo di vedere la ragazza atterrita con questo signore che teneva nella mano destra con un coltello da macellaio. Io gli sono andato incontro e lui con la mano sinistra mi ha preso e mi ha sbattuto in un ufficio e ha tentato di chiudermi dentro e io sono scappata nell’ufficio affianco e sono scappata dall’ente nella via dove c’era l’operatrice che era fuggita. Lui è rimasto all’interno e ha sfasciato un ufficio. Io ho avuto tante esperienze spiacevoli, ho ricevuto anche persone con mazze da baseball in ufficio, ma non ho mi avuto tanta paura come in questa occasione”.

La questione pone interrogativi inquietanti sulla situazione sociale ad Alessandria: “per chi guarda da fuori questa è una punta di un iceberg ma per i lavoratori sociali questo è un caso più grave di altri ma sarebbe potuto accadere in qualunque momento, ma gli operatori, le oss hanno quotidianamente a che fare con persone che esprimono un disagio. Spesso ci vengono a chiedere cose che non possiamo dare. La persona di questa mattina ci ha chiesto un lavoro ma noi non possiamo darlo. Oggi c’è un riflettore acceso su questi temi per un malessere diffuso. Ma questi rischi ci sono da sempre. Non voglio minimizzare ma intendo dire che bisogna rendersi conto che i servizi sociali sono la trincea nella quale si cerca di alleviare il disagio sociale o se non non ce n’è più per nessuno.”