Autore Redazione
sabato
5 Maggio 2018
09:04
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Cronaca - Alessandria

Le fanno il trucco dello “specchietto rotto” ma lei non ci casca

L'episodio è avvenuto in piazza San Rocco ad Alessandria. Il malintenzionato si è recato vicino alla vettura chiedendo i danni per lo specchietto fracassato della sua auto.
Le fanno il trucco dello “specchietto rotto” ma lei non ci casca

ALESSANDRIA – Era un tardo venerdì mattina come tanti altri per N. Dopo le consuete commissioni si era infatti recata in piazza San Rocco, una zona piuttosto centrale di Alessandria costellata da case e uffici, per riprendere la sua auto parcheggiata alcune ore prima. “Una routine per me dato che abito in centro e spesso parcheggio lì l’automobile. Si tratta di una zona tranquilla e per questo mi fido abbastanza“, ci spiega. Erano circa le 12.30 quando la donna è arrivata all’automobile. “Ho aperto la portiera, buttato la borsa in macchina e poi…“. Poi un uomo le si è avvicinato con fare risoluto e le ha chiesto di pagarle i danni per lo specchietto danneggiato presumibilmente della sua vettura.

A quel punto sono saltata in macchina e ho provato a chiudermi dentro“. Ma l’uomo si è frapposto tra lei e la portiera tentando di impedirne la chiusura. “Ho iniziato a urlare e sono riuscita a rintanarmi in auto. Poi sono partita lentamente per vedere se mi seguiva. Ma è tranquillamente rientrato in macchina e non si è mosso da lì“. Quando N. ha parcheggiato in piazza San Rocco non c’erano molte altre vetture oltre la sua: “Non mi piace parcheggiare a fianco alle altre macchine e quando, intorno alle 10, ho posteggiato la piazza era praticamente deserta“. Anche quando è tornata il parcheggio era occupato da poche auto. Tranne quello a fianco al suo: “A insospettirmi, oltre all’atteggiamento dell’uomo un po’ aggressivo e allo stesso tempo rinunciatario quando me ne sono andata, è stato proprio il fatto che quella macchina avesse posteggiato a fianco alla mia e, non appena sono arrivata, mi ha immediatamente affrontata lasciandomi stordita“.

Tutti campanelli d’allarme che N. non ha sottovalutato trovando rifugio in auto e successivamente dileguandosi. “Se non avessi letto sui social network e sui giornali locali storie simili alla mia, molto probabilmente sarei scesa dalla macchina per controllare effettivamente il danno. Magari a quel punto mi avrebbero sottratto la borsa o chiesto tutti i soldi che avevo nel portafogli per risarcire il danno senza mettere in mezzo l’assicurazioneMi sono spaventata soprattutto perché, nonostante l’ora, non c’era anima viva in giro“.

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