Autore Redazione
martedì
4 Giugno 2019
10:42
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Cronaca - Alessandria

Provincia rinnova l’appello: “Non toccate i cuccioli di capriolo”

Il Servizio di Vigilanza Faunistica ricorda i comportamenti corretti da seguire per non metterne a rischio la sopravvivenza degli animali
Provincia rinnova l’appello: “Non toccate i cuccioli di capriolo”

PROVINCIA DI ALESSANDRIA – Diversi cittadini negli ultimi giorni hanno segnalato la presenza di piccoli di capriolo nelle campagne alessandrine. Come ricordato dal Servizio Vigilanza Faunistica della Provincia di Alessandria, i caprioli non devono essere toccati per non mettere a rischio la loro stessa sopravvivenza.

In caso di presenza di cuccioli a bordo strada, i cittadini possono metterli a riparo spostandoli di circa 10-20 metri ma devono avvolgerli in una coperta e non toccarli a mani nude per non imprimere il loro odore sull’animale e permettere così alla madre di ritrovare il suo piccolo.

Soprattutto nelle prime settimane di vita, i cuccioli restano gran parte della giornata accovacciati nell’erba ma non sono soli o abbandonati. La madre, infatti, si allontana solo di qualche metro per brucare.

L’osservatore fortuito deve quindi allontanarsi nel più breve tempo possibile per permettere alla madre, che nel frattempo lo avrà fiutato, di tornare dal proprio piccolo per portarlo al sicuro in un altro posto.

Gli animali che, purtroppo, vengono prelevati, devono poi essere svezzati all’interno di strutture specializzate, con le conseguenze devastanti che ne derivano. Una volta raggiunta l’età adulta, hanno spiegato dal Servizio Vigilanza Faunistica della Provincia di Alessandria, i caprioli non saranno più in grado di integrarsi tra i propri conspecifici, riconoscendo l’uomo come proprio simile.

Inoltre, fattore ancor più grave, nel caso dei piccoli di sesso maschile, questi, identificandosi con l’uomo, quando saranno adulti, nel periodo degli amori adotteranno tutti i comportamenti rituali nei suoi confronti instaurando col malcapitato dei veri e propri combattimenti, con tutti i rischi che ne conseguono.

I piccoli di capriolo, quindi, non devono essere soccorsi o spostati, fermo restando anche l’articolo 21 comma 1 lettera o, della Legge 157/1992, vieta, tra l’altro, la cattura di piccoli nati di mammiferi, sanzionando amministrativamente i trasgressori, con possibilità di valutare sussistenza di illecito penale nei casi più gravi.

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