Autore Redazione
giovedì
31 Ottobre 2019
05:48
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Cronaca - Alessandria

Ospedale Alessandria: importante riconoscimento per i medici del cuore

Lo studio dei professionisti alessandrini stato pubblicato sul giornale europeo di interventistica cardiovascolare "Eurointervention"
Ospedale Alessandria: importante riconoscimento per i medici del cuore

ALESSANDRIA – La professionalità e la competenza dei medici dell’Ospedale di Alessandria travalica ancora una volta i confini nazionali. Lo studio degli specialisti della Cardiologia dell’Azienda Ospedaliera, diretta dal dottor Gianfranco Pistis, sull’efficacia del nuovo dispositivo per curare il distacco di una protesi senza intervento chirurgico a cuore aperto, infatti, è stato pubblicato sul giornale europeo di interventistica cardiovascolare “Eurointervention“: i reparti di Cardiologia, Cardiochirurgia e Cardioanestesia dell’Ospedale di Alessandria sono stat indicati come secondo centro italiano per numerosità, complessità e rilevanza clinica delle procedure.

“Si tratta di un registro retrospettivo” spiega Anna Maria Costante, Dirigente Medico di Cardiologia dell’Azienda Ospedaliera e esperta di imaging cardiaco “che ha arruolato 136 pazienti con distacchi protesici in 21 centri internazionali, di cui 9 in Paesi Europei, ottenendo dal 2014 al 2018 un follow-up medio di circa 6 mesi e impiantando 179 dispositivi in 136 pazienti consecutivi. Per arrivare alla protesi si è proceduto attraverso l’arteria femorale per i distacchi protesici aortici e attraverso la puntura dell’apice cardiaco per i distacchi protesici mitralici“.

Il distacco della protesi, se non si interviene opportunamente, può causare scompenso cardiaco, la rottura meccanica dei globuli rossi con la conseguente anemizzazione , astenia profonda o addirittura condurre al decesso. L’operazione a cuore aperto, però, non sempre è realizzabile a causa dell’elevato rischio legato al reintervento sul paziente, che già era entrato in sala operatoria per impiantare la protesi all’aorta o alla mitrale, e più in generale alle sue condizioni cliniche.

I risultati ottenuti con successi procedurali sfiorano il 90% con un follow-up medio di sopravvivenza, in assenza di sintomi e risoluzione del distacco, nell’86% dei casi. Lo studio porta quindi ad affermare che la tecnologia di ultima generazione, qui rappresentata dall’ecocardiografico-transesofageo 3D-TAC e dall’angiografia interventistica, costituisce un supporto fondamentale per l’Heart Team, formato da cardiologi, emodinamisti, cardiochirurghi, cardioanestesisti e personale paramedico dedicato, nel costante miglioramento delle cure offerte al paziente in termini sia di risultati sia di minor invasività.

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