Autore Redazione
venerdì
15 Novembre 2019
06:56
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Cronaca - Novi Ligure

Pernigotti: produzione creme e tavolette tornerà a Novi

L'incontro di giovedì ha dato riscontri positivi per il futuro dei lavoratori e dell'azienda
Pernigotti: produzione creme e tavolette tornerà a Novi

NOVI LIGURE – “Dall’incontro emerge un quadro positivo in quanto l’azienda ha riconosciuto il valore dello storico marchio del Made in Italy e ha confermato il proprio impegno a rilanciare il sito di Novi Ligure, ampliando le produzioni e salvaguardando i lavoratori“. Così il sottosegretario allo Sviluppo economico, Alessandra Todde al termine del tavolo sulla Pernigotti che si è svolto al Mise e che è stato presieduto dalla stessa Todde e dal vice capo di Gabinetto, Giorgio Sorial, a cui hanno partecipato i rappresentanti del Ministero del Lavoro, l’Assessore al Lavoro della Regione Piemonte, Elena Chiorino, il Comune di Novi Ligure, l’azienda e i sindacati.

In apertura dell’incontro, rileva in una nota il Mise, “sono state ricordate le tappe del percorso di reindustrializzazione dello stabilimento di Novi Ligure. La chiusura del sito, infatti, è stata rivista dopo che il gruppo Toksoz ha sottoscritto un accordo con il gruppo Optima per la cessione del ramo gelati. L’azienda ha quindi presentato le linee guida del nuovo piano industriale 2020-2024, a cui seguiranno degli incontri tecnici per lo scambio delle informazioni sulle risorse finanziarie necessarie e sui piani di produzione“.

Il piano, sottolinea il ministero, “prevede la riorganizzazione delle attività, investimenti sullo stabilimento produttivo e l’efficientamento della produzione, che potrà contare anche su una strutturata collaborazione con la cooperativa Spes e il gruppo Optima capace di garantire un aumento dei volumi produttivi. L’azienda, inoltre, prevede di trasferire a Novi Ligure le produzioni di creme e tavolette attualmente realizzate in Turchia“. Il piano, sottolinea il Mise, “sarà accompagnato da investimenti sul personale, con l’utilizzo degli ammortizzatori sociali, per i quali il Ministero del Lavoro convocherà a breve le parti per l’accesso alla cigs per crisi aziendale e riorganizzazione, cambiando la causale della precedente cigs per cessazione“.

Più prudente sull’esito dell’incontro l’onorevole Federico Fornaro di Leu. Per il parlamentare alessandrino non è corretto parlare di “piano industriale perché pare più che altro un libro dei sogni. Ed è strano che dopo l’ostinata intenzione di portare tutto in Turchia ora la strategia sia cambiata senza però spiegare come si intenda rilanciare concretamente Novi”.

Il prossimo incontro sarà convocato entro gennaio del 2020.

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