Autore Redazione
venerdì
10 Aprile 2020
05:42
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Cronaca - Alessandria

Coronavirus: più sostegno a rsa. Più tamponi grazie a un macchinario e altre mascherine

Coronavirus: più sostegno a rsa. Più tamponi grazie a un macchinario e altre mascherine

PIEMONTE – La Regione Piemonte ha annunciato un potenziamento del piano per l’assistenza ai soggetti più fragili e potenzialmente esposti al rischio di contrarre il coronavirus. Lo hanno annunciato gli assessori al Welfare, Chiara Caucino, alla Sanità, Luigi Genesio Icardi, della Protezione civile, Marco Gabusi e il vicepresidente, Fabio Carosso.

Da venerdì si intensificherà la massiccia campagna di esecuzione di test nelle Rsa del Piemonte, grazie ad un nuovo macchinario regalato dalla ditta Diasorin al laboratorio delle Molinette, insieme a tutti i kit necessari per le indagini, che verranno effettuati dal personale della Città della salute di Torino, che si muoverà su un mezzo di pronto intervento della protezione civile.

Ha inoltre preso il via a partire da giovedì la distribuzione, ad opera dei volontari Protezione civile, della terza tranche di mascherine (dopo la prima di 30.000 e la seconda di 60.000) di ulteriori 95 mila pezzi in tutto il comparto socio-assistenziale e socio-sanitario della regione. In tutto, si prevede la consegna di 95.000 dispositivi di protezione, così suddivisi: 70 mila alle residenze socio-sanitarie e a quelle assistenziali; 20 mila ai servizi domiciliari alle residenze per disabili, alle comunità per minori, ai rifugi per donne vittime di tratta e a quelle per i senza fissa dimora; 5.000 nei luoghi protetti genitori-figli.

Le operazioni continueranno anche nel week-end pasquale.

“Desideriamo – affermano gli esponenti della Giunta Cirio – esprimere la nostra gratitudine a tutto il personale della Città della salute che si è prestato a questa massiccia operazione, al volontariato di Protezione civile e naturalmente alla Diasorin per la sua generosità. Il nostro obiettivo è ora tutelare i soggetti più fragili e che stanno a cuore a tutti noi, i nostri genitori e i nostri nonni, e speriamo con questo programma di fornire una risposta assistenziale adeguata”.

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