Autore Redazione
venerdì
17 Aprile 2020
15:09
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Cronaca - Alessandria

In tre mesi perse in Piemonte 3.500 imprese. L’Alessandrino il territorio più sofferente

In tre mesi perse in Piemonte 3.500 imprese. L’Alessandrino il territorio più sofferente

PIEMONTE – Sono più di 3.500 le aziende perse in Piemonte nei primi tre mesi dell’anno. Dal registro imprese delle Camere di commercio, nel primo trimestre risultano nate 7.181 aziende in Piemonte, a fronte di 10.712 cessazioni con un saldo negativo di  3.531 unità (nel I trimestre 2019 era stato di 3.067). Lo stock di imprese complessivamente registrate a fine marzo 2020 presso il Registro imprese delle Camere di commercio piemontesi ammonta così a 424.844 unità, dato che colloca il Piemonte al 7ª posto tra le regioni italiane, con il 7% delle imprese nazionali. Il bilancio tra nuove iscrizioni e cessazioni si traduce in un tasso di crescita del -0,82%, peggiore rispetto a quanto registrato nel I trimestre del 2019 (-0,71%). Il calo inoltre è risultato superiore rispetto a quello evidenziato a livello nazionale (-0,50%).

“Il Piemonte, già in questo primo trimestre dell’anno, non è performante e registra un trend peggiore rispetto a quello italiano: i primi segni dell’emergenza da Covid-19 si fanno già vedere – sottolinea Ferruccio Dardanello, vicepresidente vicario di Unioncamere Piemonte – il tasso di nati-mortalità delle imprese piemontesi è negativo per tutti i settori, anche per il turismo e per gli altri servizi che hanno sempre registrato andamenti migliori, e in tutte le province della regione. Il nostro sistema si è sempre basato su una fitta rete di piccole e medie imprese, non possiamo rischiare di perdere la nostra identità imprenditoriale. Dobbiamo aiutare da subito le imprese a traghettare questa pandemia“, conclude.

La performance peggiore appartiene al commercio (-1,43%), seguito a breve distanza dall’agricoltura (-1,30%). Decisamente negativo, per la prima volta negli ultimi anni, il trend del turismo, che segna una flessione dell’1%. In linea con il dato medio regionale si colloca il comparto manifatturiero (-0,89%), mentre contrazioni di entità minore caratterizzano le costruzioni (-0,57%) e gli altri servizi (-0,25%). A livello territoriale si evidenziano flessioni superiori alla media regionale per Alessandria (-1,04%), Novara (-0,92%), Verbania (-0,89%) e Biella (-0,86%). In linea con il dato piemontese Cuneo (-0,83%) e Vercelli (-0,82%). Infine, flessioni
significative, ma inferiori a quelle di altre realtà piemontesi, Torino (-0,77%) e Asti (-0,72%).

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