Autore Redazione
giovedì
23 Aprile 2020
20:30
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Cronaca - Alessandria

Ad Alessandria via a 2^ fase dei buoni spesa: tra i beneficiari anche i più colpiti da lockdown

Ad Alessandria via a 2^ fase dei buoni spesa: tra i beneficiari anche i più colpiti da lockdown

ALESSANDRIA – La Giunta Comunale di Alessandria ha approvato una delibera con cui si è dato formalmente avvio alla “seconda fase” delle urgenti misure di solidarietà alimentare che sono state disposte secondo quanto indicato dall’Ordinanza del Capo del Dipartimento della Protezione Civile del 29 marzo.

Dopo la prima tranche di buoni consegnati restano ancora circa 160 mila euro, da consegnare sempre attraverso dei tagliandi ma attraverso nuovi criteri:

– attribuzione del 10% della somma rimanente a seguito del completamento dell’erogazione della prima tranche dei buoni spesa al Cissaca affinché, in collaborazione con il Terzo settore, provveda alla consegna di pacchi alimentari o di generi di prima necessità, per sostenere la mensa della Caritas o la ristorazione sociale;

– assegnazione di buoni spesa, del valore di 25 euro, agli ulteriori beneficiari, per un valore corrispondente a due settimane fino ad esaurimento della risorse a disposizione.

Per questo, la Giunta Comunale ha approvato i seguenti criteri per l’individuazione dell’ulteriore platea dei beneficiari cui destinare i buoni spesa utilizzabili per l’acquisto di generi alimentari ovvero generi alimentari o prodotti di prima necessità acquistati direttamente dal Comune di Alessandria senza la formazione di alcuna graduatoria o attribuzione di punteggi:

– soggetti privi di qualsiasi reddito e/o copertura assistenziale;
– nuclei familiari monoreddito, derivante da lavoro dipendente il cui datore di lavoro abbia richiesto ammissione al trattamento di sostegno al reddito a zero ore ai sensi del D.L .18 / 2020;
– nuclei familiari che non siano titolari di alcun reddito e nuclei familiari monoreddito, derivante da attività autonoma il cui titolare dell’attività abbia richiesto trattamento di sostegno al reddito ai sensi del D.L. 18 / 2020;
– nuclei familiari monoreddito derivante da lavoro dipendente il cui datore di lavoro abbia richiesto ammissione al trattamento di sostegno al reddito ai sensi del D.L. 18 / 2020 a ridotto orario di lavoro;
– nuclei familiari segnalati dall’ente gestore dei servizi socio-assistenziali o da soggetti del terzo settore, che non siano beneficiari o titolari di trattamenti pensionistici validi ai fini del reddito;
– nuclei familiari in carico ai servizi sociali, anche beneficiari del reddito di cittadinanza, sulla base dei bisogni rilevati nell’ambito dell’analisi preliminare o del quadro di analisi da effettuarsi a cura dell’Assistente sociale di riferimento, con priorità per chi fruisce di un minore beneficio.

Nella propria Deliberazione, la Giunta Comunale ha inoltre stabilito che il valore delle provvidenze necessario a coprire il fabbisogno settimanale di generi alimentari e prodotti di prima necessità è definito secondo una precisa griglia di valori economici orientativi ossia: nucleo familiare composto di una persona (euro 50,00), nucleo familiare composto di due persone (euro 75,00), nucleo familiare composto di tre persone (euro 100,00), nucleo familiare composto di quattro persone (euro 125,00), nucleo familiare composto di cinque e più persone (euro 150,00).

L’entità del valore economico delle provvidenze è inoltre incrementato nel caso della presenza di figli minori di anni tre con un incremento di euro 25,00 e nel caso della presenza di soggetti minori/disabili con allergie alimentari (es. celiaci) con un incremento di euro 25,00.

«Va sottolineato – ha precisato l’Assessore comunale Piervittorio Ciccaglionicome i beneficiari delle misure di sostegno che abbiamo approvato in Giunta devono essere prioritariamente individuati tra quelli non assegnatari di sostegno pubblico (RdC, Rei, Naspi, Indennità di Mobilità, Cassa Integrazione guadagni o altre forme di sostegno previste a livello regionale o comunale). Inoltre, non possono presentare domanda i soggetti che abbiano già percepito i buoni spesa in conseguenza del precedente avviso pubblicato in data 2 aprile 2020. 

Al contempo, desidero anticipatamente ringraziare non solo tutte le Direzioni e i Settori comunali coinvolti in questa ulteriore operazione a pieno titolo rientrante nelle azioni di Politica sociale, ma anche e in modo particolare il Consorzio Cissaca quale gestore dei servizi socio assistenziali nell’ambito consortile. Ci avvarremo infatti della collaborazione dei suoi uffici per la ricezione e l’istruttoria delle istanze così come del personale dei Settori comunali interessati nonché dell’Azienda Speciale Multiservizi CulturAle Costruire Insieme per le operazioni di consegna agli ulteriori beneficiari e per la relativa contabilizzazione».

Le dichiarazione sostitutive di certificazione dei requisiti, rilasciate dai richiedenti ai sensi del DPR 445/2000, saranno oggetto di controllo e verifiche con la collaborazione della Guardia di Finanza di Alessandria e il nuovo avviso sarà reso disponibile sui siti istituzionali del Comune e del Cissaca. Inoltre, per la compilazione, l’invio e la ricezione delle domande sarà resa disponibile una piattaforma informatica configurata predisposta dal Settore Sistemi Informativi ed e-government del Comune su indicazione del competente Assessorato.

«Ritengo che l’obiettivo di questa misura di solidarietà alimentare – ha dichiarato il Presidente del Consiglio Comunale di Alessandria Emanuele Loccisia quella di sostenere coloro i quali normalmente non beneficiano di altre formule di sostegno pubblico e che si sono venuti a trovare in una situazione temporanea di indigenza dovuta all’impossibilità di svolgere la propria attività lavorativa. Per questo, sono soddisfatto che la Giunta abbia recepito le mie osservazioni ai criteri del primo bando, andando a togliere quei requisiti che avevano limitato la partecipazione di molti nostri concittadini: ad esempio, per il fatto di avere una seconda abitazione, magari ereditata dai genitori, con nessun valore se non quello affettivo. Colgo altresì come un segnale di attenzione della Giunta alle indicazioni che ho promosso in qualità di Presidente del Consiglio Comunale quella di sostenere le attività del terzo settore che si occupano di consegnare beni di prima necessità o che svolgono attività di mensa come la Caritas e la ristorazione sociale. Il dialogo con il Consiglio Comunale produce sempre indicazioni utili all’esecutivo e per questo auspico che si possa proseguire su questa strada».

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