Autore Redazione
venerdì
30 Ottobre 2020
17:28
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Cronaca - Alessandria

Contagi covid rsa Piemonte: 3% del personale, 5.5% degli ospiti. “A marzo fino al 28% ma ora il rischio è più alto”

Contagi covid rsa Piemonte: 3% del personale, 5.5% degli ospiti. “A marzo fino al 28% ma ora il rischio è più alto”

PIEMONTE –I numeri sono molto più bassi rispetto alla prima ondata ma oggi il rischio contagio è più alto. In occasione della presentazione della campagna di screening sulle residenze per anziani e rsa della regione attraverso i tamponi rapidi, al via dalla prossima settimana, il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’assessore alla Sanità Luigi Icardi hanno fatto il punto della situazione.

Nell’ultima settimana, attraverso la vigilanza ordinaria con i tamponi molecolari, dal 21 al 27 ottobre, sono stati fatti 25 mila tamponi nelle rsa e ra, 12 mila agli ospiti e 13 mila al personale, l’elemento critico maggiore visto che rappresenta il potenziale vettore del contagio, visto che le strutture sono chiuse ai visitatori. I numeri indicano i positivi nel 3% personale e nel 5.5% ospiti. Numeri più bassi rispetto al 28% di media della prima ondata del virus, tra marzo e aprile. Questi numeri continuano a imporci la massima attenzione“.

“Nelle rsa e residenze per anziani” ha aggiunto Icardi “oggi il rischio contagi è decisamente più alto. A marzo e aprile c’era il lockdown generale e i contatti extra lavorativi del personale erano minori rispetto a ora”. 

Per questo la Regione Piemonte partirà con la campagna di screening nelle rsa coi tamponi rapidi, col risultato in 15 minuti: “Ad oggi sono stati già distribuiti 43 mila test, ne arriveranno altri 20 mila”. A consegnare alle strutture per anziani i tamponi rapidi ogni 15 giorni sarà la Protezione Civile. In questa massiccia campagna di screening saranno comprese anche le comunità protette, quelle che ospitano minori, persone con disabilità o affette da problemi psichiatrici”. 

Di seguito la tabella con le forniture fino a marzo

 

I nostri epidemiologi hanno evidenziato che il rischio contagi negli anziani è doppio rispetto agli ospiti degli altri tipi di residenze” ha evidenziato Cirio.

I risultati del monitoraggio potranno essere subito caricati nella piattaforma informatica Covid in dotazione alla Regione: “Tutte le residenze per anziani e rsa comunicano direttamente con la regione e già ogni settimana devono riportare una serie di parametri, oltre ai contagi e alle loro esigenze” ha rimarcato l’assessore Icardi. Su 780 strutture in Piemonte ben 743 già fanno parte della piattaforma. “La scorsa primavera potevamo contare solo su indicazioni statiche, i dati venivano caricati solo su file excel. Ringrazio il Csi Piemonte per essersi subito attivato e aver lavorato h24 per questa piattaforma che ora daremo in dotazione gratuita anche ad altre tre regioni. Ad oggi vengono caricati 1 milione e 800 mila report al giorno”. 

A livello nazionale, in Commissione Salute abbiamo chiesto anche al Ministero di ristorare le rsa rispetto ai costi covid che hanno sostenuto. Oggi hanno dei posti vuoti ma con costi fissi, rischiamo una ecatombe di queste strutture. Abbiamo stanziato svariati milioni di euro da erogare in base ai costi realmente sostenuti, garantendo un equilibrio economico delle strutture” ha concluso Icardi.

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