Autore Redazione
giovedì
21 Gennaio 2021
19:11
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Cronaca - Alessandria

Arpa Piemonte rassicura: “Le polveri sottili non veicolano il covid”

Arpa Piemonte rassicura: “Le polveri sottili non veicolano il covid”

PIEMONTE – Durante l’ultima commissione regionale il direttore generale di Arpa Piemonte Angelo Robotto ha precisato un aspetto molto importante legato alla diffusione del covid. Secondo Robotto infatti “è poco plausibile che le polveri sottili veicolino il virus“: “I campionamenti effettuati da Arpa Piemonte, infatti, non hanno rilevato Sars-CoV2 sui filtri della qualità dell’aria. È invece allo studio la possibilità che alte concentrazioni di particolato facciano da amplificatore del processo di infiammazione prodotto dal virus”. 

Nel corso dell’audizione, sollecitata dal consigliere Giorgio Bertola (Movimento 4 ottobre) sono stati illustrati i risultati preliminari del campionamento Sars-Cov2 nell’aria e i dati raccolti da Arpa sulla qualità dell’aria durante l’emergenza Covid.

La lettura di questi ultimi indica che durante i mesi del lockdown, in cui il traffico veicolare è stato di molto inferiore rispetto al 2019, c’è stato un calo netto sia delle emissioni che delle concentrazioni di biossido di azoto (No2), mentre rispetto alle polveri sottili, in particolare il pm10, si sono registrate riduzioni significative sulle concentrazioni ma non sulle emissioni: “Ciò indica che il contributo del traffico veicolare non è sostanziale per le emissioni di pm10 – ha detto Robotto – mentre discorso diverso vale per gli ossidi di azoto”.

Dal monitoraggio è emerso che in ambiente esterno il virus Sars-Cov2 non è finora risultato rilevabile nell’aria; negli ambienti ospedalieri, in particolare nei reparti con presenza di malati anche caratterizzati da cariche virali elevate, le concentrazioni sono risultate generalmente contenute, anche per l’elevato tasso di ricambio dell’aria. Al contrario, in ambiente domestico le concentrazioni sono risultate più consistenti.

Sono stati anche riportati i risultati del recente studio condotto dal Consiglio nazionale delle ricerche e da Arpa Lombardia, che parla di probabilità di trasmissione del virus per via aerea molto bassa in condizioni esterne, ad eccezione delle situazioni di affollamento”.

Foto di Karl Egger da Pixabay

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