3 Maggio 2021
16:52
Percepivano il reddito di cittadinanza senza averne i requisiti: scoperta la truffa di 13 persone
PROVINCIA DI ALESSANDRIA – Il modus operandi era sempre lo stesso: attestare di essere residenti in Italia da almeno 10 anni e di non avere pendenti penali. Bastava solo questo per presentarsi presso un ufficio postale della provincia di Alessandria diverso da quello presente nel luogo indicato come il domicilio e, con una semplice domanda, riuscire a ottenere immediatamente il reddito di cittadinanza, in attesa che l’Inps compiesse i necessari accertamenti circa l’effettivo possesso dei requisiti. Nel frattempo i malfattori riuscivano a percepire il denaro senza in realtà averne alcun titolo.
È quanto hanno scoperto i Carabinieri dei Reparti dipendenti dal Comando Provinciale di Alessandria a carico di 13 cittadini di nazionalità rumena, senza fissa dimora e già noti alle forze dell’ordine, sei dei quali ricercati, che avevano ottenuto il sussidio senza avere i particolari requisiti economici previsti dalla legge. I soggetti autori della truffa sono stati denunciati in stato di libertà poiché ancora irreperibili. In particolare i Carabinieri della Compagnia di Casale Monferrato sono riusciti, attraverso un attento esame dei requisiti dei soggetti destinatari del reddito di cittadinanza svolto, in collaborazione con il Nucleo Ispettorato del Lavoro dei Carabinieri di Alessandria, ad individuare ben sei cittadini di origini rumena, risultati tutti ricercati per vari reati e pertanto, secondo la legge vigente, non idonei a percepire il sussidio. Si tratta di tre donne di 35, 42 e 44 anni, e di tre uomini di 37, 47 e 48 anni. A loro sono arrivati oltre 44mila euro, attestando falsamente la propria residenza e l’assenza di pendenze penali.
Analoga attività di indagine è stata svolta dai Carabinieri di Novi Ligure, che hanno denunciato un 22enne rumeno, senza fissa dimora, che dopo avere attestato falsamente la propria residenza, era riuscito a ottenere in un ufficio postale il rilascio della carta Postepay sulla quale aveva ricevuto oltre 4mila euro. Con lo stesso metodo erano riusciti a ottenere illecitamente denaro un 52enne e una 48enne, anche loro di nazionalità rumena e senza fissa dimora, che avevano dichiarato di essere residenti a Milano, ricevendo entrambi mille euro di sussidio. Meno fortunati, un 21enne rumeno senza fissa dimora, che dopo aver comunicato di essere residente a Milano, non è riuscito a ricevere la carta Postepay prima che i Carabinieri lo scoprissero. È stata invece la sagacia della direttrice dell’ufficio postale che aveva avvertito subito i Carabinieri, a impedire la truffa a un 58enne, anche lui rumeno e senza fissa dimora.
Sempre i Carabinieri novesi hanno denunciato un 17enne, una 21enne e una 22enne, sempre di nazionalità rumena e senza fissa dimora, per lo stesso reato, dopo che il direttore di un ufficio postale, vista la documentazione prodotta, aveva rilasciato alla sola 21enne la carta Postepay con la somma di 2.300 euro, invitando gli altri due a tornare per il ritiro senza però far più ritorno in ufficio. Anche questi avevano dichiarato di risiedere sul territorio nazionale da almeno 10 anni, indicando una residenza inesistente e richiedendo un codice fiscale per cittadini stranieri non residenti.