5 Giugno 2021
09:31
Come funziona e a chi spetta l’Assegno unico figli 2021
ROMA – Con il via libera da parte del Consiglio dei ministri alla norma ponte per l’Assegno unico universale alle famiglie, già rinominato Assegno unico figli, dal primo luglio chi non goda già di assegni familiari o di un Isee che non supera il tetto dei 50mila euro potrà fare la domanda per l’Assegno unico figli 2021. “Prende forma una nuova idea di Paese che prevedrà, a regime, un sistema universalistico, rivolto ai lavoratori dipendenti, agli autonomi, ai professionisti, agli incapienti, ai percettori di reddito di cittadinanza e continuo, inversamente proporzionale al livello di Isee“, ha spiegato il ministro del Lavoro, Andrea Orlando.
A CHI SPETTA L’ASSEGNO UNICO FIGLI 2021
L’Assegno unico figli 2021 verrà attribuito a lavoratori dipendenti, autonomi o incapienti. Possono fare richiesta tutte le mamme dal settimo mese di gravidanza. Dai 18 anni di età, inoltre, una somma ridotta rispetto all’assegno potrebbe essere accreditata direttamente al figli ma unicamente se questo è iscritto all’università, è un tirocinante, è iscritto a un corso professionale, svolge il servizio civile, svolge un lavoro a basso reddito.
IN COSA CONSISTE L’ASSEGNO UNICO FIGLI 2021
Questa norma consiste in un assegno mensile a tutte le famiglie che hanno un figlio a carico sino ai 21 anni d’età. Inoltre, l’assegno ha un valore massimo di 250 euro, in base all’Isee, ed è composto da un valore fisso e uno variabile al variare del reddito complessivo della famiglia.
ASSEGNO UNICO FIGLI: ISEE E IMPORTO
Secondo quanto riportato da Adnkronos citando una simulazione effettuata recentemente dal Gruppo di lavoro Arel/Feg/Alleanza per l’infanzia l’assegno rischia in alcuni casi un ‘taglio’ dell’importo rispetto ai 250 euro. L’assegno – come credito di imposta o accredito mensile – ingloberà le agevolazioni attualmente esistenti e sarà legato all’Isee. Secondo lo scenario prospettato l’80% delle famiglie italiane prenderebbe 161 euro al mese per ogni figlio minore e 97 per ogni figlio under 21. Il calcolo è legato alla considerazione secondo cui 8 famiglie su 10 hanno un’Isee sotto i 30 mila euro. L’importo dell’assegno diminuisce se si alza l’Isee: per un Isee sopra i 52mila euro, il contributo scende a 67 euro mensili per i figli minori e a 40 euro per i figli maggiorenni ma di età inferiore ai 21 anni.