Vaccini, Ospedale di Alessandria risponde: “Terza dose? Ancora non sappiamo quanto dura l’immunità”

ALESSANDRIA – In occasione dell’ultimo appuntamento di Ospedale Incontra, promosso dall’Azienda Ospedaliera di Alessandria e dedicato ai vaccini covid la dottoressa Alida Cotroneo, Direttore Medico dei Presidi ha risposto ad alcune domande dei cittadini. Ecco alcuni tra gli argomenti toccati: “Come copertura dai casi gravi e mortali i vaccini Pfizer 97 e AstraZeneca sono pressoché equivalenti, rispettivamente col 97% e 92%. Hanno una buona copertura anche sulle varianti inglese e brasiliana, entrambi intorno al 75%. AstraZeneca ha meno copertura sulla variante indiana ma teniamo conto che quest’ultima, in Italia, riguarda solo l’1% della popolazione. Gli eventi trombotici dopo l’inoculazione di AstraZeneca? Innanzitutto è stato dimostrato in tutta Europa che non si sono mai verificati dopo la seconda dose del vaccino anglosvedese. In Inghilterra, dove si è vaccinato solo con AstraZeneca, le trombosi rare hanno colpito lo 0,0001% su 20 milioni di vaccinati, dopo la prima dose. Stiamo parlando, quindi, di numeri bassissimi, prevalentemente donne under 55. Per questo che si è deciso di destinarlo agli over 60″.

La dottoressa Cotroneo ha parlato anche del vaccino per le donne in gravidanza: “Non ci sono controindicazioni. Anzi, il vaccino è consigliato per le puerpere con altre patologie, come il diabete. Comunque è difficile dare una risposta generica. Occorre chiedere al proprio ginecologo che può valutare con più cognizione la condizione clinica della donna”.

“Chi ha già fatto il covid e ha gli anticorpi molto alti può evitare di vaccinarsi subito” ha aggiunto la dottoressa Cotroneo “il Ministero ha parlato di somministrare una dosa a chi ha avuto il covid da tre mesi in su. Nel tempo occorre monitorare gli anticorpi. Inoltre non sappiamo quanto dura l’immunità da vaccino, non abbiamo ancora avuto il tempo sufficiente, ci sono studi in corso. Noi come Azienda Ospedaliera controlliamo i nostri dipendenti, solo il tempo ci dirà se è il caso di fare la terza dose. Noi abbiamo avuto 580 operatori sanitari contagiati: ad oggi chi ha contratto il covid a febbraio/marzo 2020 ha ancora una risposta anticorpale. Sappiamo che l’immunità da malattia è più potente rispetto a quella del vaccino ma sono passati solo sei mesi da quando è iniziata la campagna vaccinale. Possiamo comunque ipotizzare che anche per i vaccini gli anticorpi potranno durare circa un anno”.

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