25 Luglio 2021
12:31
Intitolata a Paolo Filippi l’aula magna della casa di riposo di Trino
TRINO – “I tuoi insegnamenti saranno per noi guida e riferimento”: è la frase riportata sulla targa posta all’ingresso dell’aula magna a lui intitolata con la quale il consiglio di amministrazione e i dipendenti della casa di riposo “S. Antonio Abate” di Trino hanno voluto onorare la memoria di Paolo Filippi, il direttore amministrativo dell’ente ed ex presidente della Provincia, scomparso lo scorso 4 aprile.
Lo scoprimento della targa e l’intitolazione dell’aula magna sono stati i momenti salienti di una cerimonia avvenuta sabato mattina, alla presenza della famiglia di Filippi, del consiglio di amministrazione dell’ente, dei colleghi, degli amici, del sindaco Daniele Pane e del consigliere provinciale Vincenzo Demarte.
Toccanti i ricordi del presidente Maurizio Chiocchetti, del sindaco Daniele Pane, che ha letto anche un messaggio del sindaco di Casale e vicepresidente della Provincia di Alessandria Federico Riboldi, e soprattutto della moglie Emanuela Scala, che hanno voluto ricordare in particolare l’umanità, il senso di dedizione al lavoro e alla politica, l’attenzione riservata agli ospiti della struttura in modo particolare durante la pandemia, l’amore per la sua famiglia.
“Paolo – ha dichiarato la moglie, insieme alle figlie Ilaria e Martina – era una mente raffinata, riusciva a vedere oltre, metteva cuore e testa. Si è trovato spesso di fronte a scelte difficili, ma non arretrava mai, se non per prendere la rincorsa. Riusciva a risolvere tutti i problemi, sdrammatizzava ed era ironico. Hai fatto tante cose buone e porteremo avanti i tuoi progetti: questo momento è per te”.
Il presidente Chiocchetti ha ricordato che “ci sentivamo ogni sera e a qualsiasi ora per parlare dei problemi della struttura, che puntualmente risolveva. Ha dedicato anima e cuore al nostro ente ed è stato in prima linea nella lotta al Covid”.
“Filippi – ha affermato commosso il sindaco Pane – era un uomo d’altri tempi, una persona ricca di principi sani e sempre coerente nelle sue scelte anche quelle, a volte impopolari. Ha retto le redini dell’ente in momenti difficilissimi come quelli del Covid senza indietreggiare di un centimetro, con fermezza, capacità e umiltà uniche”.
Nel suo messaggio il sindaco Riboldi ha sostenuto che Filippi è stato “l’ultimo della razza estinta dei politici monferrini influenti, ma a noi manca come amico. Ho visto tanti politici nella vita fermarsi a dialogare con le persone più semplici, o con i giovani come ero io allora, per obbligo o per consuetudine. Paolo invece quando esternava progetti, idee, anche semplici battute lo faceva con sincerità. Non aveva bisogno di fare altro”.