5 Agosto 2021
14:05
Truffa da 190 mila euro a madre e figlia: Carabinieri denunciano agente finanziario
BALZOLA – È stata denunciata per truffa continuata la donna 53enne che dal luglio 2019 al giugno 2021, in qualità di agente finanziario per conto di una nota società di Milano, avrebbe fatto sottoscrivere alle sue due vittime, madre e figlia del casalese, delle polizze di investimento a lungo termine per un valore complessivo di 190 mila euro.
Secondo quanto ricostruito dai Carabinieri tutto sarebbe iniziato quando la commerciante monferrina è stata messa in contatto con l’agente finanziario da un conoscente. La vittima, dopo avere consultato la madre pensionata, ha accettato la sottoscrizione delle polizze versando nei mesi di luglio e ottobre due tranche da 50 mila euro e successivamente, nel mese di novembre, una terza da 40 mila per definire gli investimenti proposti. I 190 mila euro versati dalla vittima regolarmente all’agenzia in un secondo momento venivano sottratti dall’agente 53enne, come le indagini dei Carabinieri stanno cercando di dimostrare.
Dopo quasi due anni, però, il rapporto di fiducia fra l’agente e le due investitrici ha iniziato a vacillare. L’agente finanziario, decisa a non perdere le clienti, ha organizzato un incontro in una sede locale dell’agenzia, invitando una terza persona in qualità di broker per dare maggiore credibilità alla situazione. Il tentativo era quello di convincere made e figlia della validità degli investimenti proposti. La donna però ha mangiato la foglia e nei giorni successivi ha scoperto che l’uomo che le era stato presentato era semplicemente un autista di cortesia. Dopo aver revocato la fiducia alla 53enne è riuscita a recuperare 30 mila dei 190 mila euro investiti. Da qui la decisione di denunciare ai Carabinieri i fatti.
La 53enne, non nuova a questo genere di reati, nei giorni scorsi era stata già denunciata per appropriazione indebita e falsità ideologica commessa da privato in atto pubblico dai Carabinieri di Vignale Monferrato, a conclusione dell’attività di indagine scaturita dalla querela sporta da un 28enne. Nella circostanza, la donna si era appropriata indebitamente di 400 euro ricevuti dalla vittima come pagamento del premio assicurativo di un autocarro, emettendo certificati assicurativi mai registrati in banca dati Ania.
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