Autore Redazione
venerdì
24 Luglio 2015
12:13
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Cronaca - Tortona

Arrestato anche il secondo aggressore del pensionato colpito alla testa con una spranga di ferro

Arrestato anche il secondo aggressore del pensionato colpito alla testa con una spranga di ferro

TORTONA – I Carabinieri hanno aggiunto anche l’ultimo tassello mancante all’indagine per la violenta aggressione di Mauro Papiri, il pensionato tortonese di 66 anni, colpito alla testa con una spranga di ferro a febbraio dello scorso anno. L’uomo, collaboratore della palestra American Club in via Da Baxilio a Tortona, colse sul fatto due malviventi che, alle 5 di mattina, stavano tentando di scassinare alcuni distributori automatici all’interno del locale. Scoperti, i due uomini colpirono con efferata violenza l’uomo, riducendolo in fin di vita.

Dopo aver messo le manette ai polsi per rapina e lesioni gravissime a uno dei due aggressori, il 45enne Ardian Merkuri, clandestino albanese sposato con una donna residente a Tortona (clicca QUI per la notizia), i Carabinieri hanno ora incastrato anche il complice. Mercoledì pomeriggio i militari hanno infatti notificato anche l‘ordinanza di custodia cautelare emessa nei confronti di a Nicusor Mazilu, 35enne di nazionalità rumena, nullafacente. L’uomo è pluripregiudicato si trova già  nella casa circondariale di Pavia per una rapina commessa nel capoluogo di provincia lombardo. Per incastrare Mazilu, così come per l’arresto di Merkuri, sono stati fondamentali gli accertamenti tecnici effettuati dal Ris di Parma sui reperti individuati dal personale della 2a sezione Investigazioni Scientifiche nella palestra tortonese, una scena del crimine “complessa” perchè luogo frequentato da molte persone. Incastrato dalle tracce di sudore, dalla saliva e dai capelli trovati quella mattina, uno dei due aggressori avrebbe già fatto le prime ammissioni in fase di interrogatorio. Il giorno dopo quella brutale aggressione che ha lasciato danni irreparabili sul corpo del pensionato 66enne, i due uomini si erano ritrovati a casa della moglie di Merkuri, a Tortona, per commentare i numerosi articoli di giornale che riportavano l’accaduto. “Nessuno si mise a piangere – ha raccontato agli inquirenti uno dei due aggressori – Ma sicuramente eravamo dispiaciuti e preoccupati”. Difficile, però, hanno spiegato i Carabinieri, credere in quel dispiacere che afferma di aver provato uno dei due uomini, capace, insieme al complice, di usare una spranga di ferro come una lancia e sferrarla con violenza sulla testa di un uomo, per un bottino di circa 100 euro e qualche snack e caramella che il primo degli arrestati, Merkuri, aveva deciso di portare alla figlia.

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