Autore Redazione
giovedì
7 Aprile 2022
08:51
Condividi
Cronaca - Alessandria

Relazione Dia: nessun segnale di ridimensionamento della ‘ndrangheta in Piemonte

Relazione Dia: nessun segnale di ridimensionamento della ‘ndrangheta in Piemonte

PIEMONTE – É stata pubblicata la Relazione sull’attività svolta e i risultati conseguiti dalla Direzione Investigativa Antimafia nel primo semestre del 2021, presentata al Parlamento dal Ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese. Tra i tanti dati emerge che, allo stato attuale non ci sono ”segnali relativi a un ridimensionamento della ‘ndrangheta” in Piemonte che invece ”si ritiene potrà continuare a rivestire un ruolo di primissimo piano sullo scenario piemontese. Tutto questo grazie alle più volte sottolineate strutturazioni e capillarità dei sodalizi ‘ndranghetisti, oltre alla strategica pacifica convivenza con quelli di altra matrice presenti”.

‘Anche in Piemonte si conferma una ormai consolidata inversione di rotta della ‘ndrangheta laddove le azioni violente vengono intraprese solo quale extrema ratio in ossequio alla necessità di agire sotto traccia – aggiunge. Ciò consente ai vertici delle consorterie di tessere fitte trame affaristiche imprenditoriali e politiche senza i riflettori investigativi accesi e focalizzati. Dalle prime cellule di ‘ndrangheta si è giunti nel tempo alla costituzione di veri e propri locali e pertanto all’esatta riproduzione nell’area di strutturati organismi mafiosi calabresi”.

A questi dati si aggiunge “l’interesse delle consorterie mafiose siciliane fuori regione“, tra cui anche il Piemonte, che “si rivolge prevalentemente al narcotraffico dove mira ad acquisire una sempre maggiore autonomia nei rapporti con i cartelli sudamericani e all’infiltrazione nell’economia con la commissione di frodi fiscali e al riciclaggio di capitali“.

Condividi